Qualcuno, settimane addietro, già sorrideva pensando che il mister dell’Inter Cristian Chivu non sarebbe arrivato a mangiare il panettone. I più pessimisti, tra i tifosi nerazzurri, dopo la sconfita dello Juventus Stadium – la seconda nelle prime tre giornate di campionato – immaginavano già che il tecnico romeno potesse passare un Halloween libero di fare dolcetto o scherzetto. E invece il “dittatore democratico” nel giro di un paio di mesi ha fatto ricredere tutti i detrattori, lanciando la Beneamata in Italia e in Europa (ovviamente in attesa di ulteriori e imminenti esami contro Milan e Atletico Madrid, ad esempio).
Lo schiacciasassi di Ziliani e la testa dei giocatori
Tutti vogliono viaggiare in prima, almeno così cantava il grande tifoso nerazzurro Luciano Ligabue. Ad oggi però davanti a tutti corre l’Inter forgiata nel gioco e nel carattere da Cristian Chivu. In compagnia della Roma in Italia e insieme ad Arsenal e Bayern Monaco in Europa.
Un ritmo da schiacciasassi, come riconosce il giornalista Paolo Ziliani: “L’Inter di Chivu fa paura: nelle ultime 8 giornate ha conquistato 3 punti più di Roma e Bologna, 5 più del Milan, 8 più del Napoli e addirittura 11 più della Juventus“.
Oltre ai risultati, Giuseppe Bergomi evidenzia un aspetto particolare della gestione del rumeno. Spiega lo Zio, campione del mondo 1982: “conoscendo le capacità morali e i valori che trasmette ad ogni conferenza, si sono affidati a lui che fa una comunicazione perfetta, come si vede anche in ogni conferenza. Doveva entrare nella testa dei giocatori, l’Inter è ripartita e lui nelle teste dei giocatori ci è entrato. Mi sembra in linea con quello che gli veniva chiesto“.
Ravezzani: “L’Inter di Cristian Chivu gioca all’inglese”
Commentando Inter-Lazio, twitta invece sui social Fabio Ravezzani, facendo un paragone con la precedente gestione tecnica: “il gioco è più aggressivo, quasi inglese. Partita brillante, veloce“. Non usa mezzi termini nemmeno l’ex portiere Stefano Sorrentino per il quale il tripletista al momento è l’allenatore più forte insieme a Gian Piero Gasperini.
Parole al miele poi anche da parte di Sandro Sabatini (“Si fa fatica a trovare un difetto“). Importante, infine, l’osservazione di Julio Ricardo Cruz: “C’è una grossa differenza rispetto al passato. Non hanno paura di fare fallo per fermare l’azione, una volta mi sa che non si faceva. E’ un atteggiamento fondamentale“.



