In una recente chiacchierata concessa alla Gazzetta dello Sport in occasione del suo ottantatreesimo compleanno, Sandro Mazzola, colonna della Grande Inter, parlando della Champions League e tessendo le lodi a Lautaro Martinez, aveva augurato al numero dieci di “alzare un giorno questo benedetto trofeo che ti cambia la carriera: è un capitano vero come lo ero io, sa parlare e farsi amare dai compagni nel momento giusto ed è questo che fa la differenza“. L’argentino, giusto per fargli un bel regalo di compleanno, ha armato il suo destro indirizzando la gara contro la Lazio e raggiungendo proprio Sandrino a quota 161 reti in nerazzurro.
Inter, Lautaro Martinez punta Roberto Boninsegna
Adesso, davanti al Toro, dieci lunghezze più in là c’è Roberto Boninsegna – più avanti penseremo ad Alessandro Altobelli, quota 209, con Giuseppe Meazza (forse) irraggiungibile con le sue 284 marcature ufficiali. Ecco proprio Bonimba oggi compie gli anni. Ottantadue per la precisione.
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Classico attaccante di sfondamento vecchio stampo, egoista come tutte le grandi punte, il mantovano sapeva destreggiarsi in acrobazia e nel gioco aereo. Nerazzurro dal 1969 al 1976, sulle sponde del Naviglio ha vinto uno scudetto e – per quanto riguarda i riconoscimenti personali – due volte la classifica marcatori di Serie A.
Ora, nella speranza che il capitano dell’Inter Lautaro Martinez raggiunga il podio di questa speciale classifica nel più breve tempo possibile, l’augurio nel breve termine è che l’argentino possa fare un bel regalo di compleanno anche al ventidue volte nazionale italiano. Magari aspettando qualche giorno, in occasione del prossimo derby che profumerà di altissima classifica. Ne siamo certi, Bonimba – il quale nel 1976 disse a Fraizzoli che lo vendette alla Juventus: “Presidente, ma come faccio, io sono interista nell’anima, quelli sono i nostri più acerrimi rivali. No presidente, alla Juve vada lei” – gradirebbe.



