Lautaro Martinez non si vuole fermare: dopo lo scudetto della seconda stella, il capitano dell’Inter vuole di più. Non è il momento di fermarsi
E’ stato un giorno di festa per l’Inter. Prima la presentazione alla stampa, con la presenza di Beppe Marotta, di “Inter, due stelle sul cuore”, il film celebrativo dello scudetto, poi la visione insieme alla squadra. Alle 19 al Palazzo del Cinema Anteo di Milano c’erano i protagonisti di una storica cavalcata, guidati da Lautaro Martinez.
Il capitano fatica a fare una classifica dei suoi traguardi, ma sicuramente questo è – a livello di club – il più emozionante
Questo scudetto è stata l’emozione più grande della mia carriera, almeno a livello di club. Poi certo, c’è il Mondiale vinto con l’Argentina, che per me è stato il sogno da bambino che ho potuto realizzare. È molto difficile fare una classifica.
Inter, Lautaro Martinez: scudetto punto di partenza

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Alla Gazzetta dello Sport racconta l’emozione di una seconda stella che rimarrà per sempre. Un ricordo indelebile, raggiunto nel derby del 22 aprile, in casa del Milan. Una gioia che ha reso ancora più speciale il traguardo di Lautaro e compagni:
Questa seconda stella mi resterà dentro per sempre. E lo stesso vale per imiei compagni. È una cosa speciale, è la verità, è realmente straordinario. E questo film ci dà la possibilità di rivivere le emozioni vissute lungo tutta la stagione. È stato un anno impegnativo, ma con il lavoro di gruppo siamo riusciti a costruire qualcosa di incredibile. Se devo scegliere un’immagine di tutto l’anno, un momento, ecco: io che al fischio finale del derby del 22 aprile avrei voluto correre sotto la curva verso i miei tifosi. E invece non ci riesco,perché ero come bloccato dall’emozione. Nella mente in quell’istante mi sono passate tante cose, i momenti difficili vissuti insieme ai miei compagni e allo stesso tempo la soddisfazione per essere riusciti ad andare oltre: tutto il lavoro ha pagato, siamo orgogliosi.
Lo scudetto deve essere un punto di partenza, non di arrivo. Lautaro Martinez non si accontenta, vuole continuare a vincere. Gli ultimi anni sono stati pieni di successi, tra l’Argentina e l’Inter, ma non bisogna accontentarsi. Quest’anno bisogna puntare ancora più in alto, magari pure verso la Champions League, obiettivo sfumato l’anno scorso. Non senza qualche rimpianto:
Questo scudetto è stato molto importante per la carriera di noi giocatori e per il club. Ma ora non dobbiamo fermarci. Dobbiamo continuare a vincere trofei, aportare l’Inter il più in alto possibile. Dobbiamo avere la voglia di crescere ogni giorno, a livello individuale e come gruppo in ogni aspetto: l’obiettivo è alzare il livello sempre.



