Inter, la Rivoluzione Morbida di Chivu negli Allenamenti
Cristian Chivu, nuovo tecnico dell’Inter, sta plasmando la squadra con un approccio innovativo agli allenamenti, rompendo con il passato di Simone Inzaghi. A Charlotte, sotto i 35 gradi del caldo estivo, le sedute si sono allungate di circa 30 minuti rispetto all’era precedente, superando l’ora e mezza, con un’intensità nettamente superiore. Chivu punta su una preparazione fisica moderna, integrando dati e intelligenza artificiale sotto la guida di Stefano Rapetti, ex collaboratore di Mourinho. L’obiettivo è rivitalizzare una squadra provata dalla finale di Champions persa contro il Bayern. Le esercitazioni si concentrano su velocità di pensiero, pressing alto e palleggio verticale, con mezzali chiamate a inserirsi e esterni che si accentrano. I colloqui individuali con i giocatori sono un altro pilastro, per motivare e ridisegnare gerarchie.
Il nuovo approccio alla preparazione
La palestra è diventata una costante preventiva, non più facoltativa, per ridurre infortuni e migliorare la condizione atletica, un punto debole dell’ultimo Inzaghi. Chivu, pur mantenendo il 3-5-2 come base, sperimenta varianti tattiche: contro il Monterrey ha testato il 3-4-2-1 nella ripresa, alzando Lautaro e Mkhitaryan dietro Thuram. La marcatura a zona sui calci piazzati, introdotta contro i messicani, ha mostrato progressi, nonostante qualche amnesia difensiva. Sucic e Luis Henrique, nuovi arrivi, si sono distinti per freschezza, ma la squadra deve ancora assimilare i nuovi concetti. Chivu insiste sulla fluidità e sull’asimmetria per disorientare gli avversari, evitando moduli rigidi. La vittoria per 2-0 contro il River Plate, con gol di Pio Esposito, dimostra che il gruppo risponde al cambio di metodologia.
Il rapporto con la squadra
Il lavoro psicologico è centrale: Chivu, con il suo passato da tripletista nerazzurro, punta a ricostruire la fiducia di una squadra segnata dalla sconfitta di Monaco. I colloqui individuali mirano a motivare i veterani come Lautaro e a lanciare giovani come gli Esposito e Carboni, con cui ha già lavorato in Primavera. La sua Inter, in vista degli ottavi contro il Fluminense, cerca continuità senza rivoluzioni drastiche. Marotta supporta il progetto, che include premi per il Mondiale per Club e una linea verde sul mercato, con nomi come Bonny e Leoni. Chivu, con il suo mix di grinta e visione tattica, vuole un’Inter dominante, pronta a competere su ogni fronte, portando freschezza e ambizione a un gruppo che non cerca colpevoli ma vittorie.