Tale passo pionieristico fu compiuto dall’Inter a metà degli anni ’90, un’epoca in cui internet era ancora uno strumento per pochi intimi e la maggior parte delle persone comunicava tramite telefono o via fax. I nerazzurri colsero l’opportunità offerta dalla nascente rete globale non solo come vetrina, ma come strumento per accorciare le distanze con i propri tifosi, sia in Italia e sia all’estero. Nel Mondo si stimano tra i 55 ed i 60 milioni di fan nerazzurri.
L’iniziativa nacque dal desiderio della dirigenza di quel periodo di sfruttare ogni mezzo per modernizzare l’immagine del club. Lanciare un sito web ufficiale significava offrire ai tifosi un accesso diretto e centralizzato a notizie, risultati, classifiche e, soprattutto, a una forma embrionale
In un’epoca priva di social , il sito era l’unico canale diretto e non filtrato per le comunicazioni ufficiali del club.
Inter, un nuovo modo per comunicare
Pertanto, Il sito web, con un design ovviamente spartano rispetto a quelli odierni, non era solo una curiosità tecnologica, bensì un nuovo standard per la comunicazione calcistica, spingendo lentamente anche gli altri grandi club, europei e italiani, a seguire l’esempio. In un certo senso, l’Inter contribuì a definire come i tifosi avrebbero interagito con le loro squadre nel nuovo millennio.
Questo primato digitale non fa che rafforzare l’identità “Internazionale” del club. Fondata sull’idea di apertura al mondo, i meneghini hanno continuato a proiettarsi in avanti, adottando uno strumento che, per sua natura, trascendeva i confini geografici.
Oggi, con miliardi di interazioni sui social media e piattaforme video, il ricordo del primo sito web ufficiale può sembrare un dettaglio minore. Tuttavia, quell’atto di avanguardia digitale fu un segnale chiaro della visione lungimirante del club, che riconobbe sin da subito il potenziale del web nel trasformare il rapporto tra calcio e tifosi. La società, in quel momento, non vinse un trofeo, ma si assicurò un posto d’onore nella storia dell’innovazione sportiva globale.



