Sei stagioni, quattro scudetti e una manciata di coppe – cosiddette – minori. Ha vestito la maglia dell’Inter dal 2003 al 2009: Julio Cruz è stato un grande protagonista di quella Beneamata che – dalla Coppa Italia del 2005 – tornò a vincere in patria e diventò talmente grande da guadagnarsi sul campo il sogno europeo del Triplete (nella stagione in cui però l’argentino passò alla Lazio).
Inter, il peso specifico di Julio Cruz
Gioco aereo e calci piazzati. Di testa o da fermo, l’attaccante dell’Inter Julio Cruz sapeva segnare in tante maniere diverse. Ma soprattutto aveva la capacità di incidere a partita in corso. Arrivato in nerazzurro dopo il triennio a Bologna, lungo tutta la sua esperienza all’ombra della Madonnina non fu mai considerato un titolare a tutti gli effetti.
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Eppure, in più di un’occasione El Jardinero – questo il suo soprannome, dovuto a un giornalista argentino che ai tempi del Banfield lo vide prima giocare con un tosaerba e poi segnare al Boca Juniors alla Bombonera – riuscì a togliere le castagne dal fuoco.
Le reti del Jardinero
197 presenze e 75 reti, numeri significativi. L’avanti sudamericano – che proprio oggi spegne cinquantuno candeline – da questi parti è famoso soprattutto per le reti segnate alla Vecchia Signora. Un po’ riduttivo, se vogliamo. Numero nove dell’Inter per tante annate, Julio Ricardo Cruz, ad esempio, ha aperto con un suo timbro lo storico 0-3 dell’Highbury, tana dell’Arsenal, nel settembre 2003.
Indimenticabile poi, il suo impatto sul derby di ritorno della stagione 2006/07. Con il Milan avanti grazie al sigillo del fischiatissimo ex Ronaldo, a pochi secondi dal suo ingresso in campo JRC segna il punto del pareggio. Capovolgendo il copione di una stracittadina che sarà poi decisa da un ancora giovane Zlatan Ibrahimovic.



