L’Inter dopo l’ennesimo faccia a faccia con Inzaghi ora concede l’ultima carta: ecco le richieste della società
Il rendimento dei nerazzurri presenta una situazione paradossale: nelle Coppe un buon rendimento, mentre in campionato una discontinuità che mina la sicurezza del posto in Champions League. Dopo la sconfitta in trasferta contro il Bologna, alla Pinetina si è reso necessario un faccia a faccia in cui Inzaghi e il resto della dirigenza (ma anche la squadra) si confrontasse per capire bene quali mosse aggiustare.
Le parole rilasciate da Beppe Marotta avevano già dato il segnale di ciò che si sono detti Inzaghi con la dirigenza in questi giorni. Come evidenzia in particolare La Gazzetta dello Sport, Inzaghi ha tenuto due summit separati. Prima di pranzo ha avuto un colloquio con i vertici della società (Marotta, Ausilio e Baccin) poi con la squadra ha voluto confrontarsi prima dell’allenamento.
Inter, i due colloqui di Inzaghi: prima la società, poi la squadra
Inter: Simone Inzaghi ora, nonostante il supporto della società, deve trovare il grimaldello per uscire dall’impasse.
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Nel corso della giornata, durante il primo vertice con la dirigenza a Inzaghi è stato suggerito di trovare una soluzione definitiva. E’ necessario, infatti, che si che ponga termine alla discontinuità fin qui vista in campionato. L’obiettivo del posto Champions, seppur non perduto del tutto, è comunque abbordabile per le altre pretendenti. Una qualificazione è fondamentale anche e soprattutto per i disastrati conti del club.
Al vertice con la società è succeduto quello con la squadra, prima dell’allenamento pomeridiano, sottolinea sempre la rosea. Con i giocatori il tecnico ha affermato con convinzione che non saranno più tollerati altri cali di tensione. Una prima dimostrazione di tale concentrazione dovrà venire prima dalla gara di domenica in casa contro la matricola Lecce, poi soprattutto dalla trasferta contro lo Spezia al fine di sfatare il tabù trasferta.
Inter, doppio colloqui di Simone Inzaghi: prima la società, poi la squadra.
