La posizione di Simone Inzaghi sulla panchina dell’Inter è in bilico, ma il tecnico non sarebbe a rischio esonero per due motivi
La situazione dell’Inter è paradossale. Da un lato c’è la concreta possibilità di arrivare in semifinale di Champions League dopo tredici anni, dall’altra di finire al quinto o, peggio ancora, al sesto posto in campionato. Un’altalena di risultati che pesa, inevitabilmente, sulla testa di Simone Inzaghi, sempre più in discussione.
Secondo quanto affermato da La Repubblica, però, lo spogliatoio sarebbe ancora dalla parte del tecnico. Non sarebbe, infatti, solo il percorso nelle coppe a mantenere Inzaghi sulla panchina nerazzurra:
Se l’allenatore è ancora al suo posto è anzitutto per il percorso nelle coppe. Un’altra assicurazione che fin qui lo ha protetto è il rapporto coi giocatori. I senatori dello spogliatoio non lo hanno scaricato, come sanno i dirigenti.
Inter, avanti con Inzaghi fino a fine stagione?
Inter, i senatori sono con Inzaghi? L’indiscrezione
LEGGI ANCHE Caso Lukaku, l’Inter non ci sta: presentato ricorso
Un cambio in corsa, poi, non sarebbe nei piani dell’Inter neanche in caso di sconfitta con il Benfica per un altro motivo. I nerazzurri non hanno, al momento, un allenatore pronto a subentrare, con Cristian Chivu che non è ritenuto pronto dai dirigenti
Altra ragione per cui un cambio in corsa non è stato finora preso sul serio è perché non c’è un Palladino pronto a subentrare. O un Simone Inzaghi ai tempi della Lazio, quando nel 2016 prese il posto di Pioli. Cristian Chivu, tecnico della Primavera, non è ritenuto pronto.
A meno di cataclismi, dunque, Inzaghi dovrebbe terminare la stagione alla guida dell’Inter. Salutando, però, a fine stagione nonostante un contratto ancora fino al 30 giugno 2025. La strada, però, sembra decisamente tracciata.