Ernesto Pellegrini, presidente dell’Inter dal 1984 al 1995, paragona la formazione di Inzaghi a quella del Trap: che somiglianza straordinaria. Le parole
Ernesto Pellegrini è rimasto profondamente all’Inter. Nonostante siano passati quasi 30 anni dal termine della sua presidenza in nerazzurro il suo legame con il club è più forte che mai. Lo testimoniano le sue dichiarazioni al quotidiano La Repubblica in cui annuncia di essere triste per non poter seguire il derby allo stadio a causa delle sue condizioni di salute.
Le sue parole:
Sono due mesi che manco dal mio posto in tribuna, per guai di salute vari. Mi manca da matti. Conto di tornarci per Inter-Lazio. Alla mia età il corpo va gestito, come fanno i calciatori dopo gli infortuni
Il suo dispiacere per la assenza è dovuto soprattutto alla consapevolezza che in caso di vittoria nella sfida stracittadina, l’Inter festeggerebbe la seconda stella.
Il suo pensiero sul derby contro il Milan:
Sarà un derby vero. Il Milan ce la metterà tutta per farci sudare la seconda stella. Arrivarci prima di loro è un sogno, e non esistono sogni facili da realizzare
Ecco cosa secondo Ernesto Pellegrini servirà fare per avere la meglio sui rossoneri, su cosa dovrà puntare la formazione guidata da Simone Inzaghi:
Sul suo spirito combattivo. Sul rientro di Lautaro che sarà super motivato. E sulla capacità del gruppo di non prendere gol
La formazione di Simone Inzaghi come l’Inter di Giovanni Trapattoni? Il parere di Ernesto Pellegrini
Inter, Ernesto Pellegrini: la squadra di Simone Inzaghi come quella del Trap
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Ernesto Pellegrini elogia il lavoro compiuto da Simone Inzaghi in panchina, paragonando questa Inter a una grande del passato: la squadra dei record (58 punti su 68 disponibili) guidata dal Trap nella stagione 1988-1989.
Il confronto dal punto di vista dell’ex presidente nerazzurro:
Questa Inter come quella del Trap? Le due squadre si somigliano molto, al punto che fatico a trovare differenze. Sono forti, compatte, verticali. Solide ma votate all’attacco. E i giocatori sono amici fra loro. Il Trap è unico, ma Inzaghi sta dimostrando di non essere da meno, in quanto a carattere. È un combattente, anche se educato e gentile. E sa motivare i giocatori. Ho sempre creduto in Inzaghi, anche nei momenti più difficili. Gliel’ho detto quando sono andato in visita alla Pinetina, qualche mese fa
L’imprenditore chiosa ripensando ai tempi in cui è stato presidente e rievocando dal passato dolci ricordi, tra i più significativi i festeggiamenti per la vittoria dello scudetto.
I ricordi a cui è più affezionato Ernesto Pellegrini, sottolineando come non ci si abitui mai al pensiero di ciò che si ha realizzato. Le parole:
La notte sogno ancora i giorni dello scudetto. Al risveglio, impiego qualche istante a realizzare che è successo davvero. Lo stesso succede con la Coppa Uefa di trent’anni fa. Ed è incredibile come certe imprese uniscano gli uomini che le hanno compiute