Nella giornata di mercoledì 2 luglio tra i rappresentanti del Comune di Milano, fra cui spiccava il primo cittadino Giuseppe Sala, l’Inter ed il Milan si è tenuto un vertice durato più di due ore in cui l’obiettivo era quello di avvicinarsi per delineare la cessione di San Siro e delle aree limitrofe. Da quanto emerge l’incontro, da ambo le parti, ovvero club e Comune, è stato definito positivo.
Punto d’inizio
Partendo da una valutazione di 197 milioni di euro, stabilita dall’Agenzia delle Entrate, l’intento di Sala e delle società meneghine è di trovare un accordo sul prezzo che consideri tutte le diverse variabili. Da valutare infatti sono costi di bonifica, la demolizione del Meazza ed il “verde” da implementare nell’area, con un’idea anche di “arretramento” del nuovo stadio rispetto alle abitazioni di via Tesio.
Inter e Milan: il vertice su San Siro
L’incontro si è svolto in una prima fase, a cui hanno partecipato Giuseppe Sala, Paolo Scaroni per il Milan, e i rappresentanti dei fondi Oaktree e Redbird, e in un secondo momento “tecnico”, che ha visto la presenza di legali e consulenti fino a tarda sera. Il Comune, come riporta Calcio e Finanza, “pretende che Inter e Milan abbiano una presenza esplicita e visibile, non solo i fondi”, facendo in modo che siano chiusi, fin dall’inizio, eventuali spazi per operazioni speculative di società terze.
Le prossime tappe
Club e Comune hanno l’obiettivo di trovare un accordo entro il 31 luglio, ma novità potrebbero emergere già in settimana. La dimostrazione che Inter e Milan su San Siro stiano facendo sul serio, oltre alle dichiarazioni rilasciate dal presidente rossonero Scaroni (“Lavoriamo, è un work in progress. Ottimismo? Io sono sempre ottimista”), è la decisione di affidare il progetto dell’opera a Norman Foster (affiancato dallo studio Manica). L’architetto britannico ha firmato, tra le varie opere, il nuovo stadio di Wembley, inaugurato nel 2007, e il Lusail Stadium in Qatar, teatro della finale tra Argentina e Francia ai Mondiali.