L’esterno dell’Inter Denzel Dumfries ha rilasciato una lunga intervistato a La Gazzetta dello Sport uscita sull’edizione cartacea di oggi. L’olandese, intervenuto direttamente dal ritiro dei nerazzurri al Mondiale per Club, ha commentato a tutto campo il momento dell’Inter e il suo personale. Tra le domande poste a Dumfries, c’è stato spazio per una battuta anche su una sua classica rivalità, quella con il milanista Théo Hernandez.
“Come mi rilasso extra campo? Con il mio sax, ma non sto migliorando come vorrei… Purtroppo, non lo suono abbastanza perché nell’ultimo periodo ho avuto poco tempo. E se avessi iniziato a suonare di notte, qualche vicino non avrebbe gradito – scherza l’esterno –. Poi mi dà la spinta per andare avanti anche occuparmi in prima persona della mia scuola per bambini con necessità speciali in Olanda: aiutare gli altri ti cambia la percezione delle cose. Ad esempio, vedere un bambino migliorare con il tuo aiuto è qualcosa che non ha prezzo“.
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“C’era un ragazzo che l’ultima volta mi ha detto: “Ho difficoltà ad andare a dormire, mi sfogo sul telefono e mi arrabbio durante il giorno”. Gli ho dato dei consigli – continua Dumfries – per tenere il telefono lontano e concentrarsi su altro per recuperare serenità: adesso sta meglio, sorride, non è più arrabbiato con il mondo ed è tornato pure a giocare a calcio. Basta davvero poco per rendere felici questi ragazzi, una parola detta al momento opportuno, una bibita insieme…».
“Se mi prenderei una bibita con Théo Hernandez? Sono state belle battaglie – scherza Dumfries – e spero ne arriveranno altre, magari in nazionale. È una rivalità bella e divertente, piace a noi e ai tifosi, fa parte del gioco. Ma la bibita insieme la prenderemo, se vorrà, solo quando avremo smesso tutti e due” – ha concluso l’olandese.