Lautaro Martinez scuote l’Inter: “Chi non vuole restare, vada via”
L’eliminazione dell’Inter dal Mondiale per Club 2025 contro il Fluminense (2-0) ha lasciato strascichi pesanti, culminati nello sfogo di Lautaro Martinez in diretta tv. Il capitano nerazzurro, visibilmente amareggiato, ha lanciato un messaggio durissimo ai microfoni di DAZN: “Chi vuole restare, resti. Chi non vuole, deve andare via.” Martinez ha denunciato atteggiamenti che non gli sono piaciuti, senza fare nomi, ma il riferimento sembra puntare su Hakan Calhanoglu, apparso meno coinvolto nel progetto Inter. La sconfitta, con gol di Cano e Hercules, ha evidenziato una squadra stanca e priva di ritmo, penalizzata da un primo tempo sottotono e dalle assenze di Frattesi, Taremi e altri. Lautaro, che ha colpito un palo e creato occasioni, si è detto dispiaciuto per i tifosi, ma deciso a rilanciare: “Dobbiamo resettare e ripartire.”
Sabatini: “Lautaro ha creato un caso”
Non è stato dello stesso avviso l’opinionista Sandro Sabatini, che ha duramente criticato lo sfogo di Lautaro. Sabatini ha sottolineato che non era necessario dopo una brutta sconfitta andare a creare un caso. Le parole di Lautaro, supportate da Marotta che ha indicato Calhanoglu come destinatario, hanno acceso il dibattito. Il presidente ha precisato: “Nessuno ha chiesto di andare via, parleremo con Calhanoglu per risolvere.” La squadra, guidata da Chivu, ha mostrato sprazzi di qualità con giovani come Sucic e Luis Henrique, ma la stanchezza mentale e le condizioni del campo di Charlotte hanno pesato. Martinez chiede un cambio di mentalità, con il mercato estivo che si preannuncia rovente per definire la rosa del futuro.
Chivu: “Lautaro ha detto ciò che penso”
Chivu, difendendo il capitano, ha sottolineato il suo spirito competitivo: “Lautaro ha detto ciò che penso anch’io, ma con più enfasi.” L’Inter ora guarda avanti, con l’arrivo di Bonny quasi ufficiale e l’interesse per Leoni del Parma. La sconfitta al Mondiale per Club offre tre settimane di riposo, ma il messaggio di Martinez è chiaro: solo chi è disposto a dare tutto merita la maglia nerazzurra. La prossima stagione sarà cruciale per ricostruire un gruppo unito e competitivo, capace di tornare a vincere dopo un’annata a secco.