I numeri non dicono tutto, ma a volte spiegano molto. Ventisette conclusioni verso la porta avversaria, di cui sedici all’interno dell’area di rigore e nove nello specchio della porta. Conditi da trentacinque cross e tredici esecuzioni dalla bandierina. I nerazzurri sfondano a sinistra e Inter-Cremonese finisce 4-1: le pagelle della Beneamata.
Una difesa (quasi) perfetta
Sommer 6: un’altra serata dallo sbadiglio facilitato. Nella prima frazione fa una discreta parata “annullata” dalla posizione di fuorigioco di un giocatore grigiorosso. Incolpevole sulla rete subita. Il problema, alla sua età, è che le temperature si stanno abbassando. RAFFREDDATO
Akanji 6,5: la fa da padrone nella metà campo nerazzurra, partecipa al tiro al bersaglio nella trequarti avversaria. Gara affrontata con la sigaretta in bocca. SUPERIORE
De Vrij 6,5: altro giro, altra prestazione pienamente sufficiente: saper guidare una difesa che al momento difficilmente va in difficoltà è un bel merito personale. SOLIDO
Bastoni 7: spingere meno per spingere meglio. Il pomeriggio non richiedere straordinari particolari ma dimostra di essere costantemente sul pezzo. EQUILIBRATO
Dumfries 6: replica l’ultima prestazione di Champions League aggiungendoci però imprecisioni varie. E soprattutto senza metterci il bonus del bersaglio grosso. PENOMBRA
Inter-Cremonese, le pagelle: Bonny come… Thuram
Frattesi 6,5: una presenza costante nell’area di rigore della Cremonese. Gamba e voglia sono quelli dei giorni verso la seconda stella: il biondo romano sfrutta al meglio l’occasione, (ri)dimostrando quanto possano tornare utili le sue caratteristiche. TRAZIONE ANTERIORE
Barella 7: regista per un giorno. Soluzione d’emergenza, da testare contro avversari di un gradino superiore, anche solo per vedere l’effetto che fa. Intanto si toglie lo sfizio del primo gol stagionale. STAPPATO
Mkhitaryan 6: l’eterno armeno probabilmente meriterebbe anche mezzo punto in più. Il problema – suo e nostro – è che in passato ci ha abituato davvero bene. Fatta la dovuta precisazione, anche se non brilla particolarmente, si guadagna la cena cercando insistentemente la via del gol. TENACE
Dimarco 7,5: conclude, cerca i colleghi e fa pure il lavoro sporco. Suo il cioccolatino sulla testa di Bonny per il raddoppio, sua la rete che al cinquantacinquesimo chiude definitivamente una partita mai davvero in discussione. E per questa volta possiamo pure perdonargli l’amnesia difensiva sulla rete avversaria. BENTORNATO
Lautaro 6,5: il capitano raggiunge Cevenini e si mette a una tripletta di distanza da Sandrino Mazzola. Per le statistiche il suo timbro vale tre punti. WHAT ELSE?
Bonny 8: correva la stagione 1997/98 e chi vi scrive ricorda un coro che la curva cesenate riservava a un funambolico attaccante del Cavalluccio: “Masitto è come Ronaldo”. Ecco, se Bonny non ha le qualità del Fenomeno per lo meno ci ha dimostrato che può aspirare a fare… come Thuram. Tre assist, un bersaglio grosso e tanti saluti alle vedove di Lookman. PROMOSSO
I subentrati (male) e il mister
Luis Henrique 6: né più né meno di Dumfries. Peccato, perché queste sarebbero occasioni da sfruttare decisamente meglio. INESPRESSO
Carlos Augusto 5,5: “festeggia” il ritorno nella Seleçao con un concorso di colpe sul gol della bandiera di Bonazzoli. DISTRATTO
Esposito s.v.
Diouf 5: capiamo che un in un quarto d’ora non si possa mai dimostrare di valere (almeno) i venticinque milioni spesi per il cartellino. Ma, dopo il negativo passaggio della prima giornata, il giovane francese macchia la sua seconda presenza nerazzurra perdendo il pallone che darà il via alla rete grigiorossa. SFORTUNATO
Sucic 5,5: in una partita solo da accompagnare verso il triplice fischio si fa ammonire e rischia di causare un calcio di rigore. La continuità, d’altronde, arriva solo con l’esperienza. APPRENDISTA
Chivu 7: dopo i tre-punti-nelle-prime-tre-giornate era chiamato ad accorciare la classifica prima della sosta. La sua Inter ha centrato l’obiettivo, impreziosendo queste settimane blindando la difesa, rispolverando una certa potenza di fuoco e brillando pure in Champions League. Tutto molto bello, ma il gioco si fa duro solo adesso. AMBIZIOSO



