Tre holding riconducibili agli Zhang hanno dichiarato bancarotta: continua la crisi di Suning, ex proprietaria dell’Inter
Non conosce fine la crisi degli Zhang. Dopo aver perso l’Inter per la mancata restituzione del prestito da 275 milioni, salito con gli interessi intorno ai 380 milioni, a Oaktree, tre holding riconducibili alla famiglia di Nanchino hanno dichiarato bancarotta.
Il 26 gennaio la Nanjing Intermediate People’s Cour ha accettato la richiesta di riorganizzazione fallimentare presentata da Suning Appliance, Suning Holdings e Suning Real Estate. Non è interessata, scrive Tuttosport, direttamente la capogruppo Suning.com, di cui Zhang ha ormai slo i 17,7% direttamente, l’1,4% attraverso Suning Appliance e il 2,7% attraverso Suning Holdings. Era con quest’ultima che controllava l’Inter.
Inter, la crisi degli Zhang senza fine
Inter, continuano i guai per gli Zhang: Suning dichiara bancarotta
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Il declino è stato progressivo. Dal 2012 Suning ha iniziato a diversificare, investendo nell’Inter, ma non solo, per un totale di oltre 10 miliardi. Il fallimento di Evergrande ha rappresentato uno dei motivi principali della crisi degli Zhang, che, in 4 anni, ha perso 12 miliardi del proprio patrimonio.
Poi la pandemia e il cambio di rotta del governo cinese hanno fatto il resto. Dal 2021 è iniziato il periodo di austerità, con il prestito di Oaktree per la gestione dell’Inter. E ora la bancarotta, un altro tassello di un declino della famiglia di Nanchino che, nel 2016, si era presentata con grandi proclami a Milano.