L’Inter deve centrare la qualificazione alla Champions League: senza gli introiti Uefa taglio agli ingaggi e big sul mercato
Il raggiungimento della semifinale di Champions League è un traguardo molto importante per l’Inter che, però, non può distrarsi troppo perché in campionato – in attesa della nuova sentenza sulla Juventus – è sesta. Tutto è ancora in gioco, ma dipenderà moltissimo dalla partita di Empoli, da non fallire assolutamente.
Arrivare quarti è fondamentale per avere i 60 milioni minimi che garantisce la qualificazione nella principale competizione continentale per club. I nerazzurri, grazie al percorso in Coppa, hanno sistemato il bilancio che si chiude al 30 giugno 2023 e non devono vendere un big entro quella data, ma dal 1° luglio inizierà un nuovo anno. E senza Champions saranno dolori.
Inter, la Champions League fondamentale per i rinnovi
Inter, Champions obbligatoria: senza addio ai big e taglio agli ingaggi
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La Gazzetta dello Sport è molto chiara: la continuità ad alti livelli dipende dagli introiti dell’Uefa. Senza quelli diventerà inevitabile un ridimensionamento, con i big che sarebbero in discussione. Nessuno, a quel punto, sarebbe “al riparo” dal rischio di una cessione. Con la Champions, invece, la cessione di un top diventerebbe un’opportunità in caso di offerte, non un obbligo. E la differenza è enorme.
C’è poi la questione del monte ingaggi. Al momento gli stipendi pesano – al lordo – 132 milioni. Tanti, troppi e senza Champions League andrebbero ridotti, rinunciando, inoltre, ad alcuni rinnovi come quelli già impostati di Edin Dzeko e Stefan De Vrij.