Hakan Calhanoglu nel corso di una lunga intervista, in merito alla concorrenza con Brozovic ha risposto che serve essere sempre pronti.
Nel corso dell’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Hakan Calhanoglu interviene sulla questione tattica. Nel corso della stagione, da mezzala è passato a regista adattato da Simone Inzaghi. La preparazione arretrata di Kristjan Asllani ha portato il tecnico nerazzurro a utilizzare lui per sostituire lo storico veterano Marcelo Brozovic. Su di lui e sulla presunta “rivalità” afferma:
Nel calcio e nella vita esiste la concorrenza ed è un bene per tutti: le scelte sono poi dell’allenatore. Io devo solo essere pronto,
sia da mezzala che da regista, magari cambiando pure ruolo nella stessa partita.
Calhanoglu comunque non mostra nessuna intenzione di destabilizzare la squadra con questa rivalità con Brozovic. Anzi dice che si augura presto di rivedere il croato al 100%. Solo con la squadra tutta al completo quindi anche con Brozo l’Inter può raggiungere grandi obiettivi. Lo stesso Calhanoglu ricorda dell’impresa sfiorata al Camp Nou nel girone di Champions League a Barcellona, dopo aver sconfitto i catalani all’andata grazie a una sua rete:
Grazie al rientro di Brozo siamo uno dei centrocampo più completi d’Europa.
Inter, non solo Brozovic: Calhanoglu parla del rapporto con Asllani
Inter, Calhanoglu: concorrenza con Brozovic? Devo essere sempre pronto
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Nella lunga conversazione con La Gazzetta, Calhanoglu non parla solo di Brozovic. Il mediano numero 20 dell’Inter accenna anche al rapporto con Kristjan Asllani, di fatto la mascotte del gruppo. Quest’anno l’ex Empoli, preso apposta in ottica futura come erede del centrocampista croato, ha trovato poco spazio. Ciononostante, nell’intervista Calhanoglu dice di fraternizzare molto con lui, e in particolare afferma di dargli sostengo quando lo vede demoralizzato o dispiaciuto:
A 20 anni anche noi eravamo come lui, spesso in panchina. In quest’Inter è difficile emergere, ma si impara comunque molto. Deve lavorare molto per aumentare di personalità, poi potrà avere le sue occasioni.
Nel frattempo però la scena l’ha presa proprio il numero 20 nerazzurro grazie a questa insperata duttilità in campo. Anzi, questo ruolo al quale ha dovuto adattarsi non è proprio nuovo nella sua storia personale da giocatore. Già in passato aveva ricoperto il ruolo tipico di Brozovic. A riguardo, dice:
Dovunque mi metteranno, darò il massimo. Poi già in nazionale giocavo da regista e il mio procuratore mi ha sempre detto: “Quello è il tuo ruolo…”. Le sue parole mi sono rimaste in testa: per questo mi vedo più davanti alla difesa, non a caso il mio idolo era Pirlo.