Beppe Marotta è soddisfatto del ritorno dell’Inter tra le grandi d’Europa ma non si accontenta e fissa l’obiettivo…
Certezze e ambizioni. L’Inter, ormai da anni, è tornata ad essere stabilmente un club di alto livello in Europa e quello da battere in Italia. In questa stagione è ancora pienamente in corsa per tutte le competizioni e non vuole minimamente fermarsi. Anzi, Beppe Marotta non si accontenta e vuole ancora alzare il livello, puntare al massimo. Perché è così che fanno i grandi club, senza nascondersi.
Lo ha spiegato il presidente nerazzurro in un’intervista a Sky Sport, in cui si è detto contrario al fissare traguardi intermedi, senza avere la “sfacciataggine” di puntare dichiaratamente ai vertici:
“Dobbiamo sempre garantire di essere competitivi per essere lì, dopodiché si vince o si perde. Noi dobbiamo perseguire di essere lì al momento giusto, è un atto non di arroganza, ma di ambizione sportiva. Nello sport bisogna esser ambiziosi altrimenti non si vince. Quando alcuni miei colleghi dicono ‘bisogna arrivare tra le prime 4’, io non sono molto d’accordo. Bisogna avere la sfacciataggine anche di avere obiettivi utopistici, credere in questo”
Anche Marotta ammette che ormai l’Inter è tornata ai livelli che le competono. A quelli che rispecchiano la sua storia e il suo attuale progetto:
Devo dire che è tornata ad essere una delle protagoniste più autorevoli. La storia ed il palmares di questa società dice che i trofei vinti sono tanti, gli Scudetti sono tanti, così come le Champions. Quindi siamo tornati nel palcoscenico più consono alla storia. Con la nuova proprietà, stiamo dando continuità a questo
Inter, Marotta: siamo tornati ad essere autorevoli. Con Oaktree continuità e sostenibilità
Inter, Beppe Marotta: è il nostro anno. Obiettivo? Noi non ci nascondiamo…
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L’aiuto della proprietà di Oaktree, in questo senso, è stato ed è molto importante per dare continuità all’Inter, senza troppi scossoni. Insomma, coniugando sostenibilità finanziaria col mantenimento del livello tecnico e degli obiettivi. Cosa che, promette Marotta, sarà fatta anche l’anno prossimo, seppur con un rinnovamento della rosa:
“Oaktree è arrivata in punta di piedi, in silenzio, ma in modo concreto e partecipe nel club. Il rapporto è positivo e quotidiano, tutto volto a garantire la ricerca della sostenibilità economico-finanziaria. Questa sostenibilità avviene attraverso linee guida concordate, ovvero comporre una rosa che risponda a limiti economici dal punto di vista del costo del lavoro, a un’età media che possa garantire il fatto di investire in giovani che rappresentano un patrimonio, un elemento che contribuisce a dare sostenibilità. Nella prossima stagione garantiremo la massima competitività attraverso giocatori meno vecchi di quelli di oggi, ma che rappresentino anche qualità, professionalità e patrimonio”
Rimanendo però al 2024, tra seconda stella e i risultati di questa stagione, Marotta ammette: è l’anno dell’Inter.
È l’anno dell’Inter, nella quale c’è l’operatività di Giuseppe Marotta, anche. Chiaramente si coniugano queste due situazioni: il fatto di aver avuto tanto dall’Inter e di aver dato la mia esperienza all’interno di certi obiettivi