Alessandro Bastoni è stato ospite del podcast Supernova di Alessandro Cattelan. A braccio, il difensore dell’Inter si è espresso su svariati argomenti.
“Se sono scaramantico? Nì, ho incontrato tante persone che mi hanno portato alla tranquillità che ho oggi in campo e fuori. La cosa che mi pesa di più di fare il calciatore è stare così tanto via dalla famiglia. Il tempo passato con chi ami è impagabile. Dormo a casa due-tre giorni a settimana e i giorni in cui ci alleniamo sono via fino alle 2/3 del pomeriggio”.
“Gasp mi ha fatto esordire, poi sono andato nel dimenticatoio. Finché sei nella squadra in cui hai fatto il vivaio ti vedono sempre come il ragazzino. Sono cresciuto tanto nell’Atalanta, ma andar via per fare il salto di qualità mi ha salvato. Al Parma ho fatto un salto all’indietro, ma d’Aversa ha creduto in me e così anche Conte poi all’Inter. Mi piace avere la palla e avanzare. In nazionale non lo posso fare, perché giochiamo in maniera diversa”.
“Mia mamma non riesce a guardare le partite ancora oggi, ha paura mi faccia male. Mio padre invece mi guarda, però è sempre stato molto nel suo. Succede molto più nel dilettantismo di vedere giocatori che pensano di avere Messi come figlio.”
Parole d’oro per Inzaghi e compagni: “Il mister è come se fosse il 26esimo calciatore. Ci puoi parlare, mantenendo le distanze, ma è uno di noi. E’ stato calciatore e capisce le dinamiche di uno spogliatoio. Le squadre sono molto preparate. Barella, Darmian e Dimarco sono i miei amici nel calcio. Ormai è anche tanto che giochiamo assieme. Barella ha un’energia infinita, non riesce a star fermo”.