Ashley Young, ex terzino inglese in forza all’Inter tra il 2020 ed il 2021, è tornato a parlare del suo trasferimento in nerazzurro durante un’intervista ai microfoni di Sky Sports UK. L’ex giocatore dell’Everton, oggi svincolato, ha ricordato i motivi che lo portarono ad approdare al club nerazzurro nel gennaio 2020, alla corte di Antonio Conte.
LASCIARE LO UNITED – “Non credo che ci sia mai un giocatore del Manchester United che voglia andarsene. Ero il capitano del club più importante del mondo. Poi arrivò Aaron Wan-Bissaka e Ole Gunnar Solskjaer, l’allenatore dell’epoca, mi disse che avrebbe giocato sempre di più. Avrei potuto restare, ma poi è arrivato l’interesse di Antonio Conte“.
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LA CHIAMATA DI CONTE – “Conte mi ha chiamato personalmente e mi ha detto: ‘Vieni qui per giocare, ti voglio nella mia squadra’. A 34 anni dovevo scegliere tra restare da capitano ma non giocare, oppure trasferirmi in un altro campionato per essere protagonista. Ho scelto di giocare. Molti dicevano che avrei potuto restare e prendere i soldi da panchinaro, ma io volevo giocare a calcio. È con questo spirito che sono cresciuto. Quando arrivai all’Inter erano primi in classifica. L’anno dopo abbiamo vinto la Serie A“.
YOUNG FELICE ALL’INTER – “Mi offrirono un nuovo accordo, ma troppo tardi. Se mi avessero davvero voluto, avrebbero dovuto pensarci prima. Sono contento di essere andato all’Inter. Ho vinto uno Scudetto e ho vissuto un’esperienza indimenticabile“.



