Roberto Gagliardini ricorda con grande orgoglio e soddisfazione l’esperienza, durata sei anni e mezzo, all’Inter. Il 31enne centrocampista, rimasto svincolato dopo l’ultima stagione passata al Monza, ha parlato ai microfoni di Radio Sportiva della sua avventura in nerazzurro.
“Anni meravigliosi, sono cresciuto come calciatore e come persona”
“Sono stati anni meravigliosi, sei anni e mezzo dove mi sono goduto tutto. Gli alti, i bassi, ma sono cresciuto come calciatore e come persona. Sono arrivato in un momento dove la società stava tornando ai vertici. I primi quattro, poi ancora, poi la Champions, poi lo Scudetto, poi la Supercoppa. E la squadra è cresciuta ancora, basti vedere quanto vicino sono arrivati a tanti traguardi, come due finali di Champions League“.
“Inzaghi un vincente, Spalletti ha lasciato l’impronta”
“Conte è stato il protagonista dello Scudetto al Napoli. Era con noi all’Inter quando ha vinto, a Napoli è stato un titolo inatteso al primo anno. È un tecnico affamato, ti trasmette una voglia di vincere che non ha eguali. Per Spalletti, dico che si era vista la sua impronta, poi ha avuto delle gare dove è andata in difficoltà. Ma all’Inter mi ha insegnato principi di gioco che non conoscevo, è stato importante a livello professionale per me. Ha portato l’Inter ha essere quello che è ora, è un altro dei protagonisti nerazzurri in questo percorso. Inzaghi è un vincente. In pochi anni ha vinto tanto, e farlo è la cosa più difficile. I risultati li ha sempre portati, poi ha preso il treno dell’Arabia, facendo questa scelta che non vedo certo sorprendente, fa parte di questo mondo del calcio”.