I voti di Marcus Thuram e Lautaro Martinez per la partita contro il Feyenoord: la ThuLa manda l’Inter ai quarti di Champions
La ThuLa fa paura. Marcus Thuram e Lautaro Martinez abbattono il Feyenoord con due goal che, di fatto, ipotecano il passaggio dell’Inter ai quarti di finale di Champions League. Simone Inzaghi voleva una risposta e l’ha ottenuta da una coppia con cui è lecito sognare in grande.
Per La Gazzetta dello Sport il numero 10 è da 7, mentre Thuram si merita il 7,5 per essersi anche procurato il rigore, poi sbagliato da Piotr Zielinski:
Qui papà Lilian ha vinto un Europeo: non c’era miglior modo di ricordarlo con un goal in acrobazia e un rigore conquistato. Non al top, ma decisivo.
Doppio 7 per il Corriere della Sera. Thuram non è ancora al meglio – e si vede – ma segna un goal pesantissimo. Lautaro supera Sandro Mazzola e diventa il miglior marcatore in Champions della storia dell’Inter:
Un destro secco, per mandare ko gli olandesi al momento giusto e segnare il sesto goal in questa Champions, diventando il migliore interista di sempre a quota 18. Notevole anche il lavoro per legare centrocampo e attacco e far salire la squadra. Factotum.
Feyenoord-Inter, ThuLa da Champions: Lautaro Martinez e Marcus Thuram fanno paura. Tutti i voti
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Il Corriere dello Sport inverte i voti rispetto alla Gazzetta. Per il quotidiano romano è Lautaro a meritare il 7,5:
Fa tutto, non solo il fi nalizzatore, ma il regista offensivo. Il goal numero 18 della sua carriera in Champions arriva a capo di un’azione da lui stesso ispirata, aprendo il gioco per Bastoni.
Voto 7 per Thuram:
Quel pallone, arpionato in agilità e spedito in rete come fosse un colpo di karate, apre la strada all’Inter. Fa la differenza anche giocando a mezzo servizio.
Doppio 7 per Tuttosport. Lautaro chiude una partita aperta da Thuram. Il francese non è al meglio, ma ha il merito di sbloccare l’incontro nel momento giusto. E poi si conquista anche il rigore:
L’errore di Hancko dopo 11’ gli apre un’autostrada ma lui cincischia – segno, è il sospetto di chi sta in tribuna – che non sia ancora a posto. Dubbio fugato dal goal, il 15° in stagione, secondo in Champions, con un pezzo di bravura (esterno destro in acrobazia). Prima di uscire, conquista il rigore.