Cessione Inter, Alessandro Giudice sul Corriere dello Sport spiega la diversità tra l’operazione di RedBird e il finanziamento di Oaktree a Zhang
Gerry Cardinale attacca l’Inter. E l’Inter risponderà. Lo farà Beppe Marotta. Ma il punto ora è un altro. “Con l’annuncio del rifi nanziamento avvenuto con otto mesi di anticipo sulla scadenza – come scrive Alessandro Giudice sul Corriere dello Sport – RedBird spera forse di mettere a tacere il fertile terreno di voci, pettegolezzi e anticipazioni degli ultimi mesi”. Ma non è così. Non sarà così. E i tifosi dell’altra squadra di Milano se ne accorgeranno presto…
Ma andiamo con ordine. Come scrive anche dailymilan.it, il ragionamento di Alessandro Giudice parte da lontnao.
“Occorre risalire al 2022, quando Elliott decise di uscire e RedBird completò l’acquisto della sua intera quota (99,93% del Milan) per 1,16 miliardi, proprio all’indomani della festa-scudetto. RedBird versò 600 milioni a Elliott che fi nanziò il resto (560 milioni) con un vendor loan. La struttura non è infrequente nelle acquisizioni: il venditore si sostituisce a una banca, facilitando così la chiusura dell’operazione. Nel caso del Milan, RedBird ottenne da Elliott condizioni migliori di quelle che avrebbe potuto spuntare sul mercato bancario a cominciare dal tasso inferiore a quelli che circolano sul mercato bancario delle acquisizioni. Cosa ne ha guadagnato Elliott? Anzitutto la possibilità di realizzare un guadagno sostanzioso dall’investimento: quasi mezzo miliardo in quattro anni, incamerato sotto forma di cash versato da RedBird e sostituendo col vendor loan una partecipazione azionaria in portafoglio con un prestito e così riducendo la rischiosità dell’esposizione”.
Inter, l’operazione di RedBird è diversa da quella utilizzata da Zhang con Oaktree
Cessione Inter, Alessandro Giudice: c’è diversità tra l’operazione di RedBird e il finanziamento a Zhang
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Molti hanno assimilato il vendor loan di RedBird al finanziamento che Stevan Zhang ottenne da Oaktree ponendo le basi per il suo spossessamento dal controllo dell’Inter:
“Ma si tratta di operazioni radicalmente diverse. Da una parte, il finanziamento (parziale) di un’acquisizione in cui RedBird ha comunque versato 600 milioni di mezzi propri; dall’altra un prestito di sopravvivenza, finalizzato a ottenere liquidità per il funzionamento della gestione corrente del club. Non a caso, il tasso praticato da Oaktree fu del 12% contro il 7% offerto da Elliott a Cardinale”.
Poi ancora: “Con l’operazione di rifinanziamento, RedBird investirà altri 170 milioni e ridurrà l’esposizione da 560 a 489. L’equity dell’operazione sale così a 770 milioni e il rapporto di indebitamento ne uscirà migliorato”.