.’estate, si sa, è la stagione del calciomercato: l’Inter dal canto suo sta lavorando per consegnare – il prima possibile – a Cristian Chivu una rosa completa in ogni reparto e altamente competitiva per competere su più fronti. Sappiamo cosa manca, conosciamo gli obiettivi e abbiamo imparato a capire chi potrà anche non fare più parte del progetto. Ma come ha giustamente sottolineato un paio di settimane fa il giornalista Fabrizio Biasin nella nostra intervista esclusiva, nell’economia di una stagione bisogna fare anche i conti con gli avversari. Così, almeno sulla carta, nella lista delle pretendenti allo scudetto dobbiamo inserire – anche solamente per il blasone, va riconosciuto – i cugini del Milan.
La rivoluzione di Max
Reduce da una stagione a dir poco disastrosa – la conquista della Supercoppa italiana e la finale di Coppa Italia non possono addolcire i venti punti di distacco dalla testa della classifica – il Diavolo ha affidato la panchina a una certezza del pallone italiano. Massimiliano Allegri “qualcosina” in carriera l’ha vinta, sebbene nel recente passato sia stato spesso e volentieri bastonato dalla stampa. Colpa di una proposta calcistica probabilmente non così spumeggiante, ma – ragionando a freddo su materiale a disposizione e risultati ottenuti – estremamente efficace. È vero è da almeno un lustro che le sue squadre non lottano seriamente per lo scudetto: va però detto che nelle ultime annate le disavventure della Juventus-società hanno inevitabilmente avuto poi forti ripercussioni sull’andamento della Vecchia Signora. Eccoci arrivati al punto: riusciranno il pragmatismo e l’esperienza del tecnico toscano a sopperire alle evidenti mancanze della dirigenza rossonera?
Il calciomercato e le rivali dell’Inter: cosa cambia nel Milan
Passando all’organico, partiamo da un dato di fatto. I rossoneri hanno venduto – a caro prezzo, ovviamente – il loro pezzo migliore: Tijjani Reijnders è volato a Manchester, nella ricca sponda del City. Permetteteci la battuta: fortunatamente non segnerà più all’Inter (l’anno scorso timbrò sia in campionato che in Coppa Italia). Salutato pure Theo Hernandez – niente più scintille con Dumfries, ça va sans dire – e bocciata larghissima parte degli acquisti di gennaio (Walker, Sottil, Joao Felix) a Milanello hanno lavorato per sistemare parzialmente il reparto nevralgico.
Venticinque sono i milioni spesi per Samuele Ricci, giovane regista e tra i più interessanti profili del pallone di casa nostra. Alla sua sinistra agiranno invece le quaranta primavere di Luka Modric. Il croato non ha bisogno di presentazioni ma bisognerà capire quanto l’avanzare dell’età potrà pesare sul suo rendimento.
Lo schieramento e il nodo Leao
Nonostante un calendario che giocoforza risulterà meno congestionato rispetto alla concorrenza, al Milan mancano almeno quattro pedine con i galloni della titolarità. Se al calciomercato dell’Inter serve solamente qualche particolare, i cugini dovranno intervenire innesti di un certo livello. Serve innanzitutto un terzino per fascia (anche se il tecnico ha recentemente elogiato il nuovo arrivo Estupinan). E poi un altro centrocampista e – soprattutto il centravanti. Nel suo primo spezzone italiano il messicano Jimenez non ha pienamente convinto: anche numericamente – non ci sono più né Abraham né Jovic, Camarda è andato a Lecce in prestito – al Diavolo serve qualcosa di più.
Con ogni probabilità Allegri punterà inizialmente sul 4-3-3 (ma occhio a un possibile passaggio alla difesa a tre). Sulla destra Pulisic garantisce una certa affidabilità, mentre sul versante opposto il tecnico toscano avrà da lavorare sulla testa di Rafa Leao.