Inter, Bonny è il nuovo rinforzo: il suo impatto sul bilancio
L’Inter ha messo a segno un colpo importante con l’acquisto di Ange-Yoan Bonny, attaccante francese classe 2003 proveniente dal Parma. Come riportato da Calcio e Finanza, l’operazione, chiusa per 23 milioni di euro più 3 di bonus, include un contratto quinquennale con uno stipendio netto di 2 milioni a stagione, pari a 3,7 milioni lordi. L’ammortamento del cartellino, spalmato su cinque anni, pesa per 4,6 milioni annui, portando il costo totale per la stagione 2025/26 a circa 8,3 milioni. Bonny, che ha brillato con 6 gol e 4 assist in 38 partite al Parma, è considerato il partner ideale per Lautaro Martinez nel 3-5-2 di Cristian Chivu. La sua velocità e fisicità rafforzano un attacco orfano di Arnautovic e Correa, con l’Inter che punta su giovani talenti per il futuro.
Un investimento per la linea verde nerazzurra
L’arrivo di Bonny si inserisce nella strategia di Oaktree di ringiovanire la rosa, mantenendo i conti sotto controllo. L’Inter, dopo aver speso circa 70 milioni per Bonny, Sucic, Luis Henrique e Zalewski, deve ora bilanciare il bilancio con cessioni. La dirigenza valuta offerte per Calhanoglu (30 milioni al Galatasaray) e Thuram (70 milioni da Arsenal o Manchester United), come indicato da *TuttoMercatoWeb*. Bonny, confermato da Chivu dopo il Mondiale per Club, si candida a un posto da titolare accanto a Lautaro, con Pio Esposito come alternativa. Il suo stipendio, tra i più bassi della rosa (Lautaro guadagna 9 milioni netti), rappresenta un investimento sostenibile. L’Inter conta sulla crescita del francese, che potrebbe generare una plusvalenza futura grazie alla clausola del 20% sulla rivendita concordata col Parma.
Chivu e il futuro: Bonny per il riscatto
L’Inter di Chivu, reduce da una stagione senza trofei e dall’eliminazione al Mondiale per Club, riparte da Bonny per ricostruire l’attacco. Il francese, descritto da *Gazzetta.it* come un mix di potenza e tecnica, si integra bene nel 3-5-2, offrendo soluzioni diverse rispetto a Thuram. Il ritiro del 23 luglio sarà cruciale per testare la sua intesa con Lautaro e valutare la rosa, che potrebbe perdere anche Bisseck e Dumfries. *Calcio e Finanza* sottolinea che i 75 milioni incassati dalla Champions danno respiro, ma le cessioni restano prioritarie per finanziare colpi come Leoni in difesa. Bonny, con un costo gestibile e un contratto fino al 2030, incarna la visione di un’Inter giovane e ambiziosa, pronta a sfidare le big in Serie A e a riscattarsi in Europa.