Nell’amichevole di venerdì sera al Louis II ne abbiamo avuto un primo assaggio. Dopo l’espulsione di Hakan Calhanoglu, il nuovo tecnico dell’Inter Cristian Chivu ha ridisegnato la squadra, passando a un’insolita – almeno da queste parti – difesa a quattro. Una soluzione che, vista la composizione del reparto arretrato nerazzurro, potrebbe rivelarsi ben più di una scelta, per così dire, emergenziale.
Da Dumfries a Carlos Augusto: tutti i terzini
Sebbene sia strutturata per schierarsi a tre, la difesa della Beneamata ha nei suoi uomini diversi profili da poter sfruttare lungo i cento metri della fascia laterale. In un’ipotetica formazione titolare a destra non possiamo che schierare l’olandese Denzel Dumfries. Nato calcisticamente come terzino, per il numero due sarebbe un ritorno alle origini, condizione migliorata oltretutto da una maggiore attenzione alla questione tattica rispetto al suo arrivo in Italia. Anche Yann Bisseck potrebbe ricoprire il ruolo con coordinate piuttosto simili.
Meno spinta e fisicità, ma più copertura potrebbe essere invece garantita da Matteo Darmian, soldatino chiamato a sparare le ultime cartucce della propria carriera (l’affidabilissimo jolly a giugno andrà in scadenza).
Diverso il discorso sul versante opposto. Assodato che sarebbe saggio liberare Federico Dimarco da compiti di marcatura – lasciamo il suo mancino educato dalla metà campo in avanti – nel ruolo di terzino sinistro potrebbero disimpegnarsi egregiamente sia Alessandro Bastoni che Carlos Augusto. Con l’ex Manchester United a fungere da terza scelta.
Inter, la difesa a quattro: con il marcatore o il doppio regista
Capitolo centrali, anche qui ci si potrebbe divertire. Con un marcatore (Francesco Acerbi, Benjamin Pavard – il francese non ama fare il laterale basso – lo stesso Bisteccone) e un regista – Stefan de Vrij, il sopracitato Basto. Oppure, quando le caratteristiche dell’avversario potrebbero permettere una predisposizione maggiormente offensiva, con il doppio regista (l’olandese e il nazionale azzurro insieme).
Il tutto, ovviamente, al netto di un’eventuale entrata – sì, Giovanni Leoni completerebbe il reparto il vista dei tanti impegni che aspettano la stagione interista. Dai quattro dietro in avanti poi si aprirebbe un mondo: con il “solito” terzetto nel mezzo, a vertice basso, due centrocampisti e il trequartista.
Cristian Chivu è un uomo di calcio, sa che per vincere il Italia bisogna prendere un gol in meno degli altri. La scorsa stagione, con le sue disattenzioni e le sue leggerezze difensive, ce l’ha dimostrato. Ecco perché il ritorno della sempreverde difesa a quattro potrebbe diventare una soluzione da percorre in maniera intelligente.



