Utile e ricchissimo antipasto per la stagione che verrà, il Mondiale per Club è riuscito a darci qualche indicazione su ciò che ancora manca alla nuova creatura di mister Cristian Chivu. Un difensore – Giovanni Leoni – che possa allungare la rosa, certo. E un eventuale sostituto di Hakan Calhanoglu, nel caso arrivasse davvero un’offerta congrua al reala valore del regista turco: per intenderci, non gli spiccioli proposti dal Galatasaray. Ma anche qualcuno che sappia muoversi sulla trequarti. Così, con Valentin Carboni destinato a completa maturazione in quel di Genova (rossoblu), il calciomercato dell’Inter pare totalmente orientato sul profilo dello spagnolo Marco Asensio.
L’eccezione che confermerebbe la regola
Nel contesto delle direttive dettate da Oaktree (giovani) e fatte proprie da Marotta (possibilimente italiani, per rinforzare lo zoccolo duro tricolore), il maiorchino sarebbe la classica eccezione che conferma la regola. Deroga dovuta se si vuole andare fino in fondo a quel virtuoso processo di cambiamento – una (più che) mezza rivoluzione – portato avanti dal fu terzino con il caschetto che oggi siede sulla panchina della Beneamata.
Via le rigidità del 3-5-2 inzaghiano, avanti con il nuovo che avanza. Una ferrea elasticità se così vogliamo chiamare, con un ossimoro, il percorso appena iniziato dall’autoproclamatosi dittatore democratico – a proposito della precedente figura retorica.
Calciomercato Inter, obiettivo Marco Asensio: dribbling, assist e gol
Seconda punta, fantasista puro o trequartista “da accoppiare”. Poliedricità questa sconosciuta, caratteristica migliore per dimenticare l’ormai logora regola del ruolo per ruolo. Esatto, l’obiettivo di calciomercato dell’Inter Marco Asensio può giocare un pò dappertutto nel reparto avanzato. Ha esperienza nei tre maggiori campionati europei (Liga, Ligue 1 e Premier League): con indosso la gloriosa maglia del Real Madrid qualcosa l’ha vinta. Nella ventina di trofei in bacheca ci sono anche tre Champions, impreziosite – la rivalità sportiva è sempre rivalità sportiva – da una rete in finale contro la Juventus.
Come riporta la rosea all’Aston Villa, dove il ventinovenne ha giocato la seconda parte della scorsa stagione, ha portato a termine il 71% dei dribbling tentati. Roba dell’altro mondo per il tifoso interista. E poi segna (sfonderà ben presto quota cento in carriera) e fa segnare. All’ultimo anno di contratto con il Paris Saint-Germain – società che ne detiene il cartellino – si ritrova fuori dai piani di Luis Enrique. Il costo dell’operazione? Rispetto ai venti milioni stimati, visti i presupposti, potrebbero bastarne la metà.



