Potrebbe diventare il colpo dell’estate nerazzurra. Si infiamma così, anche abbastanza improvvisamente, il calciomercato dell’Inter, dove la notizia rimbalza infatti da una paio di giorni: il nome che andrebbe a completare il reparto avanzato dell’Inter sarebbe quello di Ademola Lookman.
Un attacco a cinque stelle?
Dalla ThuLa-dipendenza – coppia stracotta e sfibrata ad un certo punto della scorsa stagione – al miglior reparto avanzato di tutta l’Italia nel giro di neanche due mesi? È presto per dirlo, perché – a meno di accelerate improvvise – come da tradizione, la trattativa con l’Atalanta non sarà così semplice. Ma vale la pena, se non sognare, almeno immaginarselo. Lautaro Martinez, Thuram, Lookman, Pio Esposito, Bonny: chissà (al netto degli zeri nel conto in banca garantiti dagli sceicchi) cosa potrebbe pensarne il buon Simone Inzaghi dopo un biennio aggrappato solamente alla salute del capitano della sua spalla francese. Buon per Chivu, verrebbe da dire.
Sempre in doppia cifra nella sua avventura orobica, sotto la gestione di Gian Piero Gasperini l’obiettivo di calciomercato dell’Inter Ademola Lookman ha superato la cinquantina di reti in soli tre anni. Ventuno gli assist serviti nel campionato italiano, oltre a una certa propensione al dribbling, caratteristica tanto ricercata per ovviare a un’ormai annosa mancanza della rosa meneghina.
Calciomercato Inter: Ademola Lookman “è quello che si dice un giocatore”
L’insieme di queste caratteristiche – prolificità, altruismo e capacità di saltare l’uomo – giustificano l’eventuale investimento (che la società non può permettersi di sbagliare) e stimabile in almeno quaranta milioni di euro. Eppure c’è di più. Innanzitutto perché la super aquila, a differenza di altri profili vagliati, conosce già il campionato italiano. Ha dimostrato inoltre di saper come far male quando più conta, in particolar modo a livello europeo: a Leverkusen ne sanno qualcosa – e da queste parti le ultime tre finali continentali giocate non sono andate proprio benissimo.
Ma la qualità forse migliore di Lookman, a maggior ragione in un campionato tanto strategico come quello italiano, è la sua intelligenza tattica individuale. Qualche tempo fa, ovviamente prima del litigio di febbraio, il suo ex allenatore affermò: «Lookman è quello che si dice un giocatore» perché «sa sempre cosa fare». Nasce anche qui l’imprevedibilità – questa sconosciuta – del calciatore nigeriano: capire quando portare palla e quando liberarsene nel minor tempo possibile, quando velocizzare i tempi di gioco e quando addormentare azione (e partita). L’importante – concedeteci la battuta finale – sarà non fargli battere i calci di rigore…