Cagliari-Inter finisce all’inglese, Lautaro Martinez e Francesco Pio Esposito firmano il successo all’Unipol Arena: le pagelle della squadra nerazzurra.
Akanji in crescita, Bastoni totale
J. Martinez 6: vince il ballottaggio con Sommer e si gode una serata di ordinaria amministrazione. Sull’unico pericolo lo spagnolo – comunque sul pezzo anche nello specifico – viene graziato dal palo. SPETTATORE
Akanji 6,5: mezzo punto in più rispetto al Sassuolo. Senza sbavature sulla difensiva, in terra sarda aggiunge maggiore precisione in fase di possesso. PUNTUALE
De Vrij 6: ha il merito di guidare un reparto che una volta tanto concede le briciole – giusto una zuccata di Folorunsho – agli avversari. Anche quando i rossoblu provano a spingere per raggiungere il pareggio. Confermata senza patemi la buona prova di Amsterdam. PREVENZIONE
Bastoni 7: difende, imposta, rifinisce. Non ha segnato, è vero. Ma impreziosisce la bella prestazione seguendo una combinazione sulla catena sinistra trovando, su cross con il contagiri, la testa del capitano. TOTALE
Luis Henrique 6: ancora sembra un Max Pezzali qualunque alla prima notte in discoteca, al cospetto della Regina delle celebrità. Come impaurito da quel mondo conosciuto solamente “in versione light pomeridiana”. BLOCCATO
Cagliari-Inter, le pagelle: quando in mezzo girano tutti…
Barella 6,5: l’aria di casa fa bene al vice-capitano. Niente di trascendentale, ma la mezzala azzurra fa un altro passo verso i suoi standard. Armando il mancino di Basto sull’1-0 e quel destro di Calha stampatosi sul montante nella ripresa. GENERATORE
Calhanoglu 6,5: gamba tonica e testa libera, il regista si conferma specchio dei restanti dieci. Quando il turco, come stasera, “fa bene” la squadra difficilmente sbaglia partita. TORNASOLE
Mkhitaryan 6,5: troppo presto per appendere il chiodo al muro, troppo tardi per sostenere il ritmo ogni-tre-giorni. E allora viva il mezzo servizio che allunga la vita (calcistica). Il gol sbagliato? Giusto tenerselo per quando potrà servire davvero. SAGGIO
Carlos Augusto 6: confermato titolare dopo l’eccellente prestazione di domenica sera, viene però spostato dal mister sulla linea dei centrocampisti. Buona l’intesa con Bastoni. Gara onesta, ammonizione evitabile. EFFICACE
Lautaro 7: il Toro ci mette la testa e sblocca subito la disputa. L’altro grande merito è quello di mettersi al servizio della causa, primo nel sporcarsi le mani. Ci stavamo dimenticando: con Meazza un po’ più in là, Altobelli, Nyers e Lorenzi sono già nel mirino. TOP FIVE
Thuram 6: Tikus sgasa ma non riesce a pungere. Mina gli riserva le (sue) solite scortesie per gli ospiti, il francese lo controbullizza facendogli ripassare le basi dell’uno contro uno. Ma senza incidere FUMOSO
I subentrati e il mister Chivu
Dimarco 7: calma, scriverebbe Dimash su Instagram. Anche perché due indizi non fanno prova. E allora diciamolo piano: il mancino del trentadue inizia a scaldarsi… FUOCHINO
Frattesi 6,5: il ragazzo ha una specialità. Ovvero saper fa male nel cuore dell’area avversaria. In venticinque minuti sfiora la rete (salvataggio sulla linea) e si fa comunque trovare in zona nel momento della raddoppio di Esposito. Arriverà anche il suo momento. (IM)PAZIENTE
Esposito 7: un gol ‘stupido’, una rete facile. Ma pur sempre un pallone in fondo al sacco. Il gioiello nerazzurro segna per la prima volta in Serie A davanti agli occhi del fratello mezzano. Il quale – le telecamere non mentono – sembra mandarlo… molto lontano. Ed è giusto così nell’economia dei novanta di gioco. PRONTISSIMO
Dumfries s.v.
Bonny s.v.
Chivu 7: nella giornata in cui i suoi uomini sembrano aver digerito – almeno in parte – le sue richieste, il tecnico romeno si gioca la carta inzaghiana della sostituzione dell’ammontare. Apprezziamo l’atteggiamento pratico e la piacevole novità dell’undici titolare con possibili sorprese fino all’ultimo. Quando si parlava di prevedibilità evidentemente non si sarebbe dovuto discutere solo di qualità dei singoli. CONCRETO