Inter-PSG: le parole di Luis Henrique, Kvara e l’ex Hakimi
Nel mondo del calcio professionistico, gli hobby dei giocatori spaziano spesso dalla tecnologia, ai videogiochi o alla moda, ma raramente l’arte figurativa emerge come passione. Nonostante non ci siano attuali giocatori dell’Inter noti per avere la pittura come passatempo, il legame tra il club nerazzurro e il mondo dell’arte è una storia affascinante che affonda le sue radici nelle origini stesse della società, per riemergere in gesti di grande significato nel calcio moderno.
La tela di Hakimi
Un esempio recente e toccante di questo connubio è legato a un ex calciatore dell’Inter, Achraf Hakimi. Sebbene non sia lui stesso un pittore, ha dimostrato un profondo apprezzamento per l’arte come forma di espressione. Dopo il suo trasferimento al Paris Saint-Germain, Hakimi ha commissionato un’opera d’arte per commemorare la sua indimenticabile stagione a Milano. Il dipinto, realizzato da un artista a lui vicino, ha catturato i momenti salienti della sua esperienza, inclusi i festeggiamenti per la vittoria dello Scudetto. Questo gesto, abbastanza insolito per un calciatore, ha mostrato non solo un legame emotivo con i nerazzurri, ma anche il riconoscimento del calcio come un’espressione di bellezza e creatività, meritevole di essere immortalata su tela. La sua storia dimostra come anche un atleta di alto livello possa utilizzare l’arte per onorare la propria carriera e i propri sentimenti.
Un legame che nasce dalle origini
Il legame tra Inter e arte, tuttavia, non è un fenomeno moderno. Va ricercato nel dna del club, nella figura di uno dei suoi soci fondatori: Giorgio Muggiani. Oltre a essere un brillante disegnatore e pubblicitario, Muggiani era un talentuoso pittore e illustratore, al punto che fu proprio lui a disegnare il primo, iconico stemma dell’Inter. Non solo, ma fu sempre lo stesso artista a voler scegliere i colori sociali del club: il nero della notte e l’azzurro del cielo, una combinazione cromatica ispirata alla sua sensibilità artistica. I colori, che oggi sono l’emblema del club in tutto il mondo, nacquero dunque dalla visione di un artista.
Questo forte legame tra calcio e arte, sebbene non sempre evidente, è un filo conduttore che unisce il passato e il presente dell’Inter. Dal fondatore che ha disegnato l’identità visiva della squadra, fino al campione che ha onorato la sua esperienza con un dipinto, i meneghini si confermano come una società dove la creatività, l’espressione e la bellezza hanno avuto, ed avranno, sempre un ruolo speciale, sia dentro che fuori dal campo. Forse è anche per questo, e non solo per i risultati sul campo, che la Beneamata sia spesso nominata pazza Inter, proprio perchè gli artisti sono: “Genio e Sregolatezza”.


