Apre un gran gol di Lautaro al secondo giro di lancette, all’ora di gioco il piattone di Bonny chiude la sempre velenosa pratica biancoceleste – ogni riferimento al 18 maggio è puramente intenzionale. Inter-Lazio finisce 2-0: le pagelle dei nerazzurri.
Akanji con le maniere forti, Bastoni con il piede educato
Sommer 6: in campo con la misteriosa maglia viola, si gode il freddo della serata milanese. Immobile – come mercoledì sera in occasione del momentaneo pareggio del Kairat – sul montante colpito da Gila. Bravo su Pellegrini a metterci il corpo. GRAZIATO
Akanji 6,5: dalle sue parti dovrebbe muoversi il giocatore più pericoloso della Lazio. Usiamo il condizionale perché Zaccagni, pur facendo ammonire mezza Inter, è costretto a girare largo. Ma lo svizzero, conscio del potenziale pericolo, dosa pure le maniere forti. INTELLIGENTE
Acerbi 6,5: dimostra che il giro a vuoto di Napoli è stata la classica eccezione che conferma la regola. Chissà se a fine partita ha fatto vedere il pallone al malcapitato Dia. NASCONDINO
Bastoni 7: come al solito costringe gli esterni avversari a pensare prima a difendere che ad attaccare. Il numero novantacinque allora continua a divertirsi spingendo come un’ala. Nel tabellino c’è l’assist per il capitano. Last but not least “regala” a Pedro un paio di pestoni. GARDALAND
Dumfries 5,5: Denzel conferma il non eccezionale momento di forma. Aiuta Akanji nella gestione della pratica Zaccagni ma davanti si fa vedere poco. La buona notizia è che ci sono due settimane per recuperare il passo dei bei tempi. SPENTO
Barella 7: in certi frangenti della partita lo troviamo un po’ dappertutto. Interno, largo, in appoggio, di spinta. Non è una novità che sia capace di fare tante cose: nelle serate come queste le fa tutte bene. PERFEZIONISTA
Inter-Lazio: le pagelle. Dimarco e l’inno alla precisione
Calhanoglu 7: di lotta e di governo. Ovvero come teorizzavamo su queste pagine in un editoriale di cinque mesi fa parlando del centrocampo nerazzurro. Ragionamenti di inizio estate: ai tempi una addio del turco era da mettere nel mazzo delle probabilità, contro i biancocelesti ha dimostrato per l’ennesima volta di essere l’ago della bilancia. COME PRIMA PIÙ DI PRIMA
Sucic 6: partita di sostanza per il giovane croato. Nel primo tempo cerca spesso e volentieri l’inserimento nell’area laziale. Trova un paio di incursioni, in una di queste sfiora il raddoppio con il mancino. INTERESSANTE
Dimarco 7: i meccanismi con Basto girano ormai in automatico. Sulla sinistra la spinta è continua per tutti i novanta di gioco. L’assist per il 2-0 di Bonny è un inno alla precisione. PIEDE CALDO
Bonny 6,5: tutto sommato una buona gara. Pecca nella prima frazione con qualche leziosismo di troppo ma si fa trovare al posto giusto nel momento giusto per il piattone che mette in ghiaccio la partita. PANTERA
Lautaro 7: pronti via si inventa un collo-esterno destro che va a finire dritto dritto nel sette. È la punta di diamante, il numero dieci, eppure come l’ultimo dei gregari si mette a lavorare sporco in un pressing di squadra che a tratti diventa asfissiante. SORRISONE
I subentrati e mister Chivu
Carlos Augusto 6: il jolly nerazzurro rileva Dumfries e si piazza – come abbiamo preannunciato in settimana – largo a destra. Nell’economia della gara un cambio sicuramente migliorativo.
Zielinski 6,5: apre l’azione del 3-0 con una sciabolata magistrale per poi chiudere sessanta metri più avanti con un sinistro chirurgico. Peccato per la mano di Dimarco che vanifica il tutto. Ma il polacco entra bene in partita.
Thuram 6: i difensori della Lazio non fanno complimenti. La pausa per le nazionali servirà per tirarlo a lucido in quel di Appiano Gentile: Tikus sa come far male al Diavolo…
Frattesi s.v.
Esposito s.v.
Chivu 7: dimostra si saper usare sia il bastone che la carota. Chiusa la serie di prestazioni non brillantissime, la sua Inter ritrova cattiveria e concentrazione. Dopo anni di bilancino nell’uso del fallo, finalmente una squadra che alla bisogna non ha paura di spendere in cartellini gialli. Primo in Italia, primo in Europa: dicono che gli esami non finiscano mai. E infatti le prossime avversarie si chiamano Milan e Atletico Madrid. MATURANDO



