Non c’è due senza tre, e il quattro vien da sè. Chissà se questa sera la Beneamata seguirà per filo e per segno la saggezza popolare per centrare la quarta vittoria consecutiva nelle League Phase di Champions. Un successo che garantirebbe maggiore serenità nella seconda parte del girone: quelle con Atletico Madrid, Liverpool, Arsenal e Borussia Dortmund sono tutte gare da tripla – come si diceva ai tempi del Totocalcio. E qui i nerazzurri dovranno assicurasi un posto tra le prime otto per evitare gli spareggi di febbraio. Inter-Kairat Almaty, una partita da non sbagliare: ecco le probabili formazioni.
Gamba e qualità sugli esterni
Nonostante le incertezze delle ultime partite sarà ancora Yann Sommer a guidare la retroguardia nerazzurra. Contro i modesti kazaki – fermi al punto conquistato due settimane fa con i ciprioti del Pafos – Francesco Acerbi tornerà al centro della difesa. Attenzione alle caratteristiche delle corsie esterne.
A destra ci dovrebbe essere tutta la spinta fisica di Yann Bisseck e di Denzel Dumfries. Mentre a sinistra una trama decisamente più tecnica, con Carlos Augusto braccetto e Federico Dimarco quinto di centrocampo.
Sommer; Bisseck, Acerbi, Carlos Augusto; Dumfries, Frattesi, Barella, Sucic, Dimarco; Pio Esposito, Lautaro Martinez.
Inter-Kairat, probabili formazioni: Frattesi e le notti di Champions
Con un prevedibile turno di riposo – con vista Lazio – per Calhanoglu, Nicolò Barella potrebbe prendersi la cabina di regia. Alla sua destra spazio per Davide Frattesi: chissà che la musichetta della coppa dalle grandi orecchie non faccia bene all’ex Sassuolo, nella scorsa stagione letalmente a segno contro Bayern Monaco e Barcellona. Va verso la conferma Petar Sucic (mezzala sinistra).
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Pochi dubbi davanti. A meno di clamorose sorprese con Lautaro Martinez ci sarà Francesco Pio Esposito. Panchina per Bonny? Sì, a meno che mister Chivu decida – dato anche il peso specifico dell’avversario – di testare la coppia formata dai due giovani. Per dare respiro anche al capitano, ultimamente non brillantissimo. Chi sicuramente siederà in panchina – ma questa è una buona notizia – sarà. invece, Markus Thuram.



