L’ultimo weekend di Serie A è stato caratterizzato da una serie di errori arbitrali che hanno nuovamente messo sul tavolo un tema tanto discusso, ovvero la capacità da parte del Var di annullare quasi del tutto gli errori di campo. Il problema, come si è visto in Napoli-Inter, è che anche in sala Var, nonostante la possibilità di rivedere un’azione con diverse angolature, si può cadere in errore. Nel big match del Maradona il direttore di gara Mariani e l’assistente Bindoni sono stati protagonisti di un errore grossolano in occasione del rigore concesso a Di Lorenzo dopo il presunto contatto con Mkhitaryan, tanto che il designatore degli arbitri, Gianluca Rocchi, una volta ammesso l’errore, li ha stoppati. L’ex arbitro Paolo Casarin, su Radio CRC ha provato a far chiarezza in merito ai troppi “rigorini” fischiati in Serie A.
Inter, Casarin: “Basta con questi rigorini”
“I rigorini non ci devono stare nelle competizioni. Non è possibile che la finale di un mondiale sia deciso da un rigorino. Nel calcio si è sempre chiamata alla massima punizione per un rigore dove l’episodio era chiaro, evidente e volontario, ovvero una cosa che non si poteva modificare alla base delle regole”, le parole dell’ex arbitro Paolo Casarin a Radio CRC riguardo agli errori arbitrali in Serie A.
L’ex arbitro analizza: “A partire dal 1950 fino al 1990 gli arbitri concedevano lo stesso numero di rigori in un campionato con lo stesso grado e tipo, ovvero con la percentuale di 0,25. Eravamo tutti uguali, concedevamo un rigore ogni quattro partite. Io voglio bene agli arbitri anche adesso, ma ogni tanto li prenderei a calci nel c…. Siamo passati da 120 a 187 rigori concessi in una stagione in pochi anni. Ci sono dei rigorini che fanno ridere. Sono dei regali!”.
Inter, l’opinione di Casarin sul Var
“Il Var ha il compito di correggere e non di cancellare l’arbitro – ha aggiunto Casarin – . A volte ho l’impressione che ci sia la voglia da parte del Var di prevaricare sull’arbitro di campo. L’arbitro sul terreno di gioco vede più di ogni televisione per quello che è in grado di vedere. La televisione non è la regina di tutte le decisioni. L’arbitro di campo può cogliere l’intensità dell’intervento e la velocità con cui esso avviene. Di fronte ad un errore clamoroso che avviene in area di rigore, una volta che è accertato, deve essere corretto.
Non vedo che in tutta Europa si interviene così tanto tra Var e arbitro, non si arbitra in maniera uniforme in tutta Europa. Ci deve essere uniformità tra gli stati europei. È inutile cambiare le regole, il calcio ha bisogno di correttivi ma non si deve stravolgere tutto. Ricordatevi che il calcio è un gioco forte, veloce e deciso che deve portare su le emozioni delle persone presenti. Il calcio è sempre stata una cosa forte. Tu meriti di fare gol se superi l’avversario, mettetevi in testa questo“, ha concluso Casarin.
 
									 
					


