In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, Fabio Capello ha analizzato la corsa scudetto dopo le prime quattro giornate, parlando anche dell’Inter.
Capello, partiamo dal Milan. I punti di forza?
“Incassa pochissimi gol, ha equilibrio e concede anche poco a livello di tiri. È questo l’aspetto più importante. Allegri è stato e sarà fondamentale. Ha solidificato la squadra. Ora manca solo il bomber“.
Ora la Juve: punti di forza?
“Le tante soluzioni in avanti: Openda, David, Vlahovic, Conceicao, Zhegrova… Manca u centrocampista in più. E poi i bianconeri vivono di spunti e folate: manca la continuità di gioco. Tudor deve trovare la quadra ovviamente, ma i nuovi acquisti non vanno bocciati. Gli va dato solo un po’ di tempo per ambientarsi e capire l’Italia“.
E l’Inter a che punto della rivoluzione si trova?
“Per ora si può dire che stiamo vedendo l’Inter di Inzaghi con Chivu in panchina. Gioca a memoria, ma è schematica. Le manca un po’ di fantasia: lì davanti non c’è nessuno in grado di saltare l’uomo. Un vecchio problema del passato“.
Però ha aggiunto Pio Esposito, titolare in Champions e in Serie A per due gare di fila.
“Ecco, lui sì che è un innesto importante. Ha un grande futuro. Lì davanti sa fare tutto. Contro il Sassuolo ha difeso palla e creato varie occasioni“.
Cosa deve fare Chivu, ora?
“L’ho avuto alla Roma e lo conosco bene: era un centrale difensivo elegante, sveglio, intelligente. Un leader nato: parlava poco, ma lo ascoltavano. Ora deve riuscire gradualmente a introdurre qualcosa di nuovo per staccarsi dalla linea precedente. Alcuni giocatori dell’Inter, come ad esempio Barella, Dumfries, Dimarco o Calhanoglu, sono ancora sotto ritmo. Quando saranno di nuovo al 100%, allora l’Inter potrà tornare quella di sempre“.
Il Napoli di Conte resta la squadra più forte?
“Senza dubbio. Hanno aggiunto qualità a una rosa già completa. Anche se uno come Lukaku mancherà parecchio nel corso della stagione. Detto questo, Hojlund e Lucca restano due ottimi giocatori. Il primo ha esperienza internazionale e si è presentato alla grande alla prima da titolare“.