Tre passi avanti. E visti i tempi, non è poco. La Beneamata gioca una gara ordinata, va meritatamente sul doppio vantaggio, ma nel finale – “grazie” alla solita dormita – si complica la vita. Dimarco e Carlos Augusto indirizzano la sfida, Cheddira – in rete a sei giri di lancette dal termine – tiene San Siro con il fiato sospeso. Inter-Sassuolo finisce 2-1: ecco le pagelle dell’undici nerazzurro.
Josep Martinez è reattivo, Carlos Augusto migliore in campo
J. Martinez 6,5: un’ora da senza voto poi, all’improvviso, la zuccata di Pinamonti. Mano di richiamo e parata scenografica alla Pagliuca. Nulla da imputare sulla rete degli emiliani, sveglio in un altro paio di sollecitazioni a risultato in bilico. REATTIVO
Akanji 6: nella passata stagione il suo diretto avversario in cadetteria ha fatto il bello e il cattivo tempo. Fa capire subito a Lauriente che il discorso è necessariamente cambiato. Attento in fase difensivo, talvolta impreciso in fase d’impostazione. Saremo sinceri: ci aspettiamo di più. RODAGGIO
Acerbi 6,5: nasconde il pallone al volenteroso Pinamonti praticamente per tutta la partita: l’arciere di Cles riesce a rendersi pericoloso solamente nell’occasione in riesce a staccarsi dalla sua marcatura. Il trentasettenne ci mette un paio di pezze nel finale, ma siamo costretti a togliere mezzo punto per la dormita (generale) sulla rete dei neroverdi. SCERIFFO
Carlos Augusto 8: c’era una volta un incubo chiamato Sassuolo. E uno spaventoso fantasma di nome Berardi. A Milano devono essere arrivati i ghostbusters: a dare il via alle danze con una serpentina da numero dieci è proprio il braccetto italo-brasiliano. Si mette in tasca il campione d’Europa 2021 e, non contento, prova a chiudere la partita con il suo sinistro caparbio. Da queste parti Inter-Sassuolo faceva più paura di un Inter-Barcellona qualunque. ACCHIAPPAFANTASMI
Dumfries 5,5: gli avversari decidono (saggiamente per loro) di non lasciargli troppo campo davanti. L’olandese per una sera non è volante, combina poco e quando ha spazio pecca d’imprecisione. INGOLFATO
Inter-Sassuolo, le pagelle. Esposito rinvia l’appuntamento con il gol
Barella 6: partita senza infamia e senza lode. Suo il merito di dare il via all’azione che porta al vantaggio nerazzurro nella prima frazione. La sensazione però è che ancora non riesca a cambiare passo, ad alzare qualitativamente la giocata quando necessario. COMPITINO
Calhanoglu 6,5: dopo due reti e due assist negli ultimi centottanta minuti si prende un turno di riposo… ma solamente sul tabellino. Il resto della squadra lo cerca costantemente, per una sera si limita – senza sbavature – a operazioni di filtraggio e all’ordinaria amministrazione. CROCEVIA
Sucic 7: avrebbe potuto calciare in porta, sceglie Dimarco per il punto che vale l’1-0. Scelta saggia, la gioia del gol serviva più all’esterno che al giovane croato. L’ex Dinamo Zagabria è protagonista di un bel duello, crudo e tagliente, contro il ben più esperto Matic. Lavora nell’ombra, facendosi trovare sempre nel punto giusto. MATURO
Dimarco 6,5: un passo avanti ad Amsterdam, un altro – ben più deciso – in quel di San Siro. Il suo sinistro indirizza Inter-Sassuolo: per il resto costantemente in partita, novanta minuti (finalmente) con pochisisme sbavature. RITROVATO
Thuram 5,5: lavora ai fianchi lasciando l’area di rigore al compare di reparto. Tanto movimento, poca incisività. Si cerca con FPE e avrebbe anche un’ottima occasione per far esplodere il Meazza ma il suo destro scivola veloce a un soffio dal palo. GENEROSO
Esposito 6,5: alla prima da titolare alla Scala del Calcio l’atteggiamento è quello del centravanti navigato. A suo agio nello sportellare con i difensori avversari, avrebbe bisogno di cross che però non arrivano. Allora si crea da solo almeno un paio di occasioni. Ma la mira è imprecisa e l’appuntamento con il gol dev’essere rimandato. CAPARBIO
I subentrati e mister Chivu
Lautaro 6: come Tikus lascia ad Esposito il centro dell’area. Si mette a fare la guerra sulla trequarti, facendo capire alla squadra che il momento era quello di sporcarsi le mani. CAPITANO
Frattesi 5,5: la voglia è quella di sempre, la gamba ancora no. Mezz’ora per metterci l’anima ma talvolta la fretta è cattiva consigliera. Sfortunato nella carambola che l’avrebbe portato al punto del 3-1. VOLITIVO
Luis Henrique 6: voto d’incoraggiamento. San Siro lo spinge, prova qualche discesa palla al piede e sembra sempre sul punto di fare qualcosa d’importante. Salvo poi scegliere la giocata più semplice. Servirebbe quella scintilla che ancora non è arrivata. TIMIDO
Bonny s.v.
Chivu 6,5: l’unico a prendersi la voce di San Siro (sì, la presenza degli ultras può fare la differenza). La sua squadra fa la partita che deve fare, si sta pulendo dai fronzoli, sigilla il risultato – forse un po’ troppo tardi – ma riesce comunque a combinare la frittata quotidiana. Ad ogni modo crediamo che la strada sia quella giusta: certi problemi però vanno risolti al più presto. Lo scudetto del minuto 80 non interessa a nessuno. LAVORATORE