Inter, quando si parla di figure storiche dell’Inter, non si può non menzionare Giuseppe Meazza. Il “Balilla“, una vera e propria leggenda del calcio italiano, ha guidato l’Inter sia come giocatore-allenatore che come tecnico a tempo pieno. Nel 1947, all’età di 37 anni, Meazza fu chiamato alla guida della squadra nerazzurra. Anche se non si trattava di un esordio assoluto come allenatore – perchè aveva già avuto esperienze simili altrove – la sua giovane età per un ruolo così prestigioso lo rende un caso emblematico. Egli non era solo un allenatore, ma un simbolo vivente del club, una figura che incarnava la storia e l’anima nerazzurra.
La scommessa di Foni
Un altro esempio di allenatore giovane e di successo è Alfredo Foni. Sebbene non abbia iniziato la sua carriera all’Inter, arrivò sulla panchina nerazzurra nel 1952 a 41 anni, un’età considerata ancora giovane per gli standard dell’epoca. Foni, ex difensore della Juventus e della Nazionale italiana, portò un approccio innovativo e metodico. Nonostante la sua relativa inesperienza, riuscì a condurre la squadra alla vittoria di due Scudetti consecutivi, nel 1953 e nel 1954. Il suo percorso dimostra come la dirigenza lombarda, già in quegli anni, non avesse paura di affidare la squadra a tecnici emergenti, puntando sulla loro visione e sulle loro idee anziché sul semplice blasone.
Inter, giovani talenti in panchina
In sintesi, mentre Andrea Stramaccioni, ora più commentatore tv che tecnico, detiene il record di allenatore più giovane dell’Inter in Serie A dell’era moderna, il club ha una lunga tradizione di scommesse sui giovani tecnici. Dal leggendario Meazza al vincente Foni. Perciò, il passato meneghino ci racconta di una società che ha sempre cercato di unire la tradizione con lo sguardo al futuro, dando fiducia a figure promettenti che, con il tempo, sono diventate parte integrante della sua ricca storia. La scelta di Chivu dimostra ancora una volta, che a Viale della Liberazione: si pensa giovane…..