Venezia-Cesena, quarta giornata di Serie B. Si gioca oggi pomeriggio al Pier Luigi Penzo una gara se vogliamo diversa dalle altre per il tifoso della Beneamata con un po’ di primavere sulle spalle. Il perché è presto detto. Per uno strano incrocio del destino infatti, i pali delle due formazioni cadette saranno difesi da due figli d’arte di ex giocatori dell’Inter: per il lagunari Filip Stankovic, nelle file dei romagnoli Jonathan Klinsmann.
Ex Inter: i figli di Dejan Stankovic e Jurgen Klinsmann
Secondo dei tre figli di Deki, l’estremo difensore classe 2002, ha fatto tutta la trafila nelle giovanili nerazzurre. Campione d’Italia (ma senza mai scendere in campo) nella stagione 2020/21 il promettente portiere serbo è stato acquistato nell’ultima sessione di calciomercato a titolo definitivo dalla società arancioneroverde.
Si è fatto le ossa in Olanda (con il Volendam ha conquistato da protagonista la promozione in Eredivisie). E con la maglia blucerchiata della Sampdoria – sempre in Serie B. Nella scorsa stagione il passaggio in Laguna. Gli bastano poche apparizioni per prendersi la titolarità, ascesa fermata solamente da un infortunio al tendine rotuleo del ginocchio.
Jonathan Klinsmann sogna il mondiale
Cento metri più in là ecco l’estremo difensore dal doppio passaporto tedesco e statunitense. Il padre è l’ex attaccante dell’Inter Jurgen Klinsmann, nerazzurro dal 1989 al 1992 (all’attivo una Supercoppa italiana e la prima Coppa Uefa). Con un breve passato nelle giovanili del Bayern Monaco questo numero uno – o meglio: trentatre, come indica la maglia – ha girato Germania, Svizzera e Stati Uniti. Quindi l’affermarzione definitiva in Romagna.
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Portiere fisicamente strutturato, ventotto anni compiuti ad aprile è arrivato in Italia nella primavera del 2024 per interpretare il ruolo di terzo portiere in una squadra che si apprestava a vincere la Lega Pro. Ma fatto il salto in cadetteria e tolte le ingombranti etichette del raccomandato (il padre è in ottimi rapporti con la proprietà bianconera) il buon Jonathan si è preso, con personalità e parate fondamentali, la porta del Cavalluccio. Il suo nome è già sul taccuino di diverse squadre di Serie A (Parma, Sassuolo e Torino): l’obiettivo personale è quello di strappare una convocazione per i vicini Mondiali del 2026.



