Domandare è lecito, rispondere è cortesia. Al termine della rotonda vittoria sull’Ajax gli inviati di Sky Sport sono tornati sul calciomercato dell’Inter, chiedendo un’opinione a Cristian Chivu sull’operato della società nerazzurra: “Se volevo fare il 3-5-2 e se sono soddisfatto del mercato? Volevo fare il 3-5-2 perché non volevo togliere certezze: la squadra sa fare, dovevamo solo aggiungere poche cose e ritrovare la fiducia. Qualcuno prima di me ha detto ‘io non sono scemo’, io vado avanti sulla mia strada con le mie convinzioni senza creare danni in una squadra già forte“.
Calciomercato Inter: Cristian Chivu evita polemiche
In maniera molto intelligente il tecnico romeno, a maggior ragione dopo un successo che – almeno per il momento – ridona un po’ di serenità a tutto l’ambiente, evita ogni discussione. I panni sporchi, d’altronde, si lavano in famiglia. Il calciomercato dell’Inter ha tenuto banco tutta l’estate e Cristian Chivu, che ha visto sfumare uno dopo l’altro tutti i grandi obiettivi (Giovanni Leoni, Ademola Lookman, Manu Koné), sa di dover comunque fare buon viso a cattivo gioco.
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Ma quel “io non sono scemo” non può che farci tornare al 3 giugno 2008. Ovvero il giorno della presentazione di José Mourinho. Settimane in cui si parlava di un possibile approdo di Frank Lampard – uno dei più forti centrocampisti di quella generazione, di sempre per quanto riguarda la specifica storia inglese – in nerazzurro. Ovviamente il portoghese evitò ogni riferimento a un giocatore sotto contratto con un’altra squadra.
Nel corso della conferenza però, un giornalista provò a portare su quella strada lo Special One: “Pensa che Lampard potrebbe trovarsi in difficoltà in Serie A?”. Mou, sorprendendo un po’ tutti, rispose con il solito tono che tutti abbiamo imparato ad apprezzare, ma declinandolo alla milanese: “Perché mi chiedi di un giocatore del Chelsea? Io non sono pirla“. Una battuta che resterà che resterà negli annali.



