Una pezza di Yann Sommer, due zuccate di Marcus Thuram. E poi una squadra che nel suo insieme bada al sodo, la difesa che concede il minimo sindacale, Francesco Pio Esposito che offre soluzioni diverse da quelle a cui eravamo ormai abituati da anni. La Beneamata torna dall’Amsterdam ArenA con un carico di buone notizie: per come è iniziata la stagione dei nerazzurri l’aver ritrovato qualche certezza in un palcoscenico tanto importante come la Champions League è (senza) forse più importante dei tre punti messi in cascina. Ajax-Inter finisce 0-2 per gli ospiti. Ma andiamo con ordine.
Yann Sommer e la tenuta difensiva
Alla fine ha avuto ragione Cristian Chivu. Il numero uno svizzero è rimasto al suo posto e – almeno per questa sera – è tornato a fare quanto richiesto al portiere di una grande squadra. Ovvero rispondere presente alla poche sollecitazioni che si possono avere nell’arco dei novanta di gioco. L’uscita su Mika Godts lanciato a rete al minuto quaranta del primo tempo (il risultato era ancora bloccato sullo 0-0) ha tenuto in piedi la baracca. “Passabile” l’incertezza finale su un cross dalla sinistra, prestazione utile per tornare in fiducia. Nostra sensazione: il problema è solo rimandato e il momento di fare entrare nelle rotazione Josep Martinez non può essere rinviato.
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Stefan de Vrij dal canto suo non ha fatto rimpiangere Francesco Acerbi. Buona prova dell’olandese, discrete quelle di Manuel Akanji – un paio di sbavature in avvio in fase d’impostazione – e di Alessandro Bastoni. Sulle fasce Denzel Dumfries sembra aver scaldato il motore, sufficienza per Federico Dimarco. Passi avanti, per entrambi.
Ajax-Inter, le sportellate di Francesco Pio Esposito torneranno utili
Sicuro in regia Hakan Calhanoglu (per il turco pure due assist direttamente da corner), gagliarda la prestazione di capitan – vista l’assenza di Lautaro Martinez – Nicolò Barella. Dei tre centrali il meno appariscente ancora una volta Henrikh Mkhitaryan.
Ottima la prova di Tikus: sfiora il gol con uno strappo fulmineo, si procura un rigore – poi cancellato – e indirizza la disputa con una zuccata per tempo. Il modo migliore per mettersi alle spalle le (giuste) polemiche del dopo Juventus. Incoraggiante poi l’intesa con FPE. Il giovane centravanti, all’esordio in Europa, è andato a fare le sportellate con la difesa dell’Ajax, abbinando presenza fisica a interessanti qualità tecniche. Con l’ex Spezia in campo si può – finalmente – alzare il pallone nei momenti di difficoltà. Prova ampiamente superata: al numero novantaquattro è mancato solamente il gol. Arriverà. Magari decisivo già domenica sera contro quella bestia nera (e verde) del Sassuolo…