L’anno è il 1997, il giorno esattamente il 25 luglio. Mondo Inter, storie di calciomercato: ventotto anni fa l’ambiziosissima Inter di Massimo Moratti presentava all’Italia della pedata il colpo del secolo, ovvero Ronaldo il Fenomeno.
Un affare da 48 miliardi
Nonostante nel mese di aprile dello stesso anno il Barcellona – squadra nella quale allora il talento brasiliano giocava – avesse comunicato l’accordo per il rinnovo del contratto del suo cannoniere, la società nerazzurra a giugno decise di versare l’intera clausola rescissoria. 48 miliardi del vecchio conio per superare definitivamente la concorrenza di Lazio e Glasgow Rangers.
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Dopo un lungo volo sull’Oceano Atlantico l’aereo partito da Rio de Janeiro atterra a Fiumicino. Primissima mattina, le sei sono passate solamente da cinque minuti. Sta piovendo, il Fenomeno prenderà un altro velivolo per arrivare, con una tratta decisamente più corta, a destinazione. Ovvero Milano, sponda rigorosamente nerazzurra, dove – tra l’altro – sta splendendo il sole.
Inter, storie di calciomercato: un bagno di folla per Ronaldo
Altri tempi, altro calciomercato, dove l’Inter poteva permettersi di fare – per davvero – la voce grossa: è il primo giorno italiano di Luis Nazario da Lima, per tutti Ronaldo. R9 è insieme alla fidanzata dell’epoca, la modella di origine tedesche Susana Werner (famosa con il ben poco originale – va detto – soprannome di Ronaldinha). Pranzo insieme al presidente e poi appuntamento in Via Durini per l’ultimo bagno di folla della giornata – in tanti erano ad aspettarlo pure a Linate.
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Alla presentazione ufficiale, come in un passaggio di consegne, ci sono due miti della Grande Inter: Luis Suarez e Sandrino Mazzola, allora entrambi facenti parte della dirigenza meneghina. Sono le 16.00, Ronaldo, affacciandosi al balcone, si toglie il cappellino nero della Nike, suo sponsor personale, per lanciarlo ai tifosi. Ai quali si presenta anche con una sciarpa nerazzurra. I fedelissimi cantano e saltano. Il Fenomeno, che due giorni più tardi, assaggerà anche il prato di San Siro, era lì in carne ed ossa. Si poteva iniziare a sognare.



