Si scalda l’asse Milano-Genova. In due operazioni distinte, con Valentin Carboni pronto a vestire – in prestito annuale – la maglia rossoblu del Grifone, si lavora per far percorrere l’A7 in direzione inversa al difensore Koni De Winter. Il nome del belga gira da settimane e con il complicarsi della questione Leoni – che sarebbe il piano A per mister e società – il tutto potrebbe andare davvero in porto a stretto giro di posta. D’altronde c’è sempre stato traffico lungo l’Autostrada dei Giovi: l’Inter e il suo calciomercato hanno fatto spesso affari con il Genoa.
L’estate di Milito e Thiago Motta
Tra le operazioni più riuscite – guardando ovviamente sul piatto nerazzurro della bilancia – c’è sicuramente quella che nell’estate del 2009 portò Diego Milito e Thiago Motta a vestire la maglietta della Beneamata. Il Principe era tornato sotto alla Lanterna solamente l’estate prima (durante le ultime battute della sessione di mercato), raggiunto un paio di settimane più tardi dall’italo-brasiliano, svincolato dall’Atletico Madrid ma tormentato da problemi fisici.
Colonne del Genoa gasperiniano che nel 2008/09 concluderà in quinta posizione, attorno a loro José Mourinho decise di costruire la sua Inter 2.0. Il 20 maggio, a campionato ancora in corso, fu lo stesso presidente del Genoa Enrico Preziosi ad annunciare la fumata bianca: “Ho incontrato Moratti a colazione e abbiamo raggiunto un accordo. E’ stata una scelta dolorosa, ringraziamo i giocatori per tutto quello che hanno fatto quest’anno“.
Storie nerazzurre: l’Inter e il calciomercato del Triplete
Iniziava a delinearsi così l’Inter del Triplete, con un esborso di soli 18 milioni di euro. Esatto, avete capito bene: valutati per un totale di 40 milioni la cifra netta pagata dalla società nerazzurra si abbassò pesantemente grazie alla giovani contropartite scelte dal Genoa. Con il senno di poi un doppio affare, perché tra Acquafresca, Bonucci, Bolzoni, Fatic e Meggiorini alla fine soltanto il difensore azzurro campione d’Europa nel 2021 fece il salto di qualità – in un secondo momento e solamente dopo il secondo, provvidenziale, incontro con Gian Piero Ventura, primo a capire questo difensore “che pensa(va) come un centrocampista”.
Arrivarono poi i vari Lucio, Samuel Eto’o – in un altro azzeccatissimo scambio con Zlatan Ibrahimovic – e Wesley Sneijder. Ma alla base del Triplete mourinhano ci fu proprio quello scambio con il Genoa che ha contribuito a cambiare la storia.



