Mario Balotelli, a tutto campo: ospite del canale Youtube di Sandro Sabatini insieme al fratello Enock e ad Emiliano Viviano, ha parlato del suo momento di stasi dal calcio ed è tornato su un vecchio episodio all’Inter. Balotelli è rimasto svincolato dopo l’ultima non felice esperienza al Genoa, nel quale ha giocato solo 53 minuti in sei mesi. Balotelli, bresciano d’adozione, è stato accostato anche alla squadra della sua città natale, il Palermo.
IL GENOA – “C’erano squadre estere, lontane, interessate a me in autunno ma volevo stare in Italia: il Genoa mi voleva, specie con Gilardino c’era un contatto diretto, così ho scelto loro. Io casinista? Potete chiedere ai miei compagni di squadra, nessuno può affermarlo. Sono arrivato in ritardo, forse quattro volte nella mia vita. Vieira? Mi ha messo ai margini dopo che gli ho scritto un lungo messaggio in seguito a un Lecce-Genoa nel quale mi sono scaldato tutto il secondo tempo senza mai entrare. Non mi ha mai risposto e negli ultimi due mesi non avevo neanche il preparatore: Vieira non ne voleva sapere di me. Non c’erano stati attriti o litigi passati all’Inter“.
OGGI – “Palermo? Mi piacerebbe, perché no? Sarebbe una piccola chiusura del cerchio, di recente ci sono stato per ritrovare dopo tanti anni la madrina del mio battesimo che ho ritrovato attraverso i social network“.
LA NAZIONALE – “Non c’è più la nazionale di prima, per noi era un sogno e adesso per molti è un obiettivo perché è più facile arrivarci. Io in nazionale cambiavo, anche nel modo di giocare, completamente. Mi sentivo più in dovere di altri di far vedere quanto fossi attaccato alla nazionale. Ogni tanto arrivavano giocatori che non sapevano l’inno e io mi arrabbiavo, ci rimanevo male. Con Buffon ho sempre avuto un buon rapporto. Le critiche di Chiellini nel suo libro? Poi ne abbiamo parlato, mi ha chiamato, non aveva intenzione di offendere“.
SULL’INTER – “I più forti difensori con cui ho giocato sono stati Samuel e Materazzi. Simone Inzaghi a me piace, ha fatto due finali Champions e poi nella gara secca può succedere di tutto. Mi piace anche Kean come attaccante, è migliorato tantissimo. La maglia dell’Inter lanciata contro il Barcellona? Mi avevano insultato e ho avuto una reazione da ragazzino“.



