Fabrizio Biasin ha analizzato l’avvio dell’Inter di Chivu al Mondiale per Club nel suo editoriale sul quotidiano Libero. Il cronista ha tirato le prime somme sull’operato dei nerazzurri con la nuova guida di Cristian Chivu al Mondiale per Club. Secondo Biasin, infatti, criticare l’Inter di Chivu è fuori luogo viste le sue – finora – lievi incisioni sulla gestione.
STAGIONE INTERMINABILE – Biasin resta cauto: “Il grano fa girare il mondo e quello del calcio anche di più. I contenuti tecnici, invece, contano quello che contano, ovvero molto poco, e il motivo è presto detto. Siamo alla fine di una stagione interminabile che si accavalla a quell’altra – prosegue –, i giovinotti sono fisicamente stravolti, le rose son un mix tra roba vecchia e roba nuova, mari e montagne attendono lor signori per ricaricare le pile”.
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DIFFICILE GIUDICARE – Risulta complesso trarre le somme di fronte a una gestione ancora embrionale. “Ecco perché risulta difficile elaborare un ragionamento che abbia senso sulla neonata Inter targata Cristian Chivu. Contro i giapponesi dell’Urawa (tifosi eccezionali) è arrivata la prima vittoria del nuovo corso che vale un piede e mezzo agli ottavi anche se la prestazione non ha certamente fatto brillare gli occhi. L’Inter ha iniziato con un 3-4-2-1 che ha prodotto un enorme e sterile possesso palla, poi è tornata alle due punte con Lautaro e Pio Esposito e si è visto qualcosa di meglio” – conclude Biasin.