A pochi giorni dalla dolorosa finale di Champions persa contro il PSG. Francesco Acerbi ha comunicato tramite Instagram, la sua decisione di non accettare la convocazione in nazionale. “”Dopo una profonda riflessione, ho comunicato oggi al ct di non accettare la convocazione in Nazionale.” ha scritto sul proprio profilo IG Acerbi. “Ho sempre dato tutto, ma non resto dove non sono più voluto davvero ed è chiaro che non faccio parte del progetto del ct. Questa è la mia decisione, e come ho detto stamattina al ct, non è definitiva né dettata dalla rabbia, né tanto meno dalla ‘depressione’ per una finale Champions persa, ma solo da un bisogno di fare un passo indietro.”
A seguito di queste dichiarazioni da parte dell’ex difensore della Lazio, è intervenuto Luca Calamai. Il quale si è espresso con un duro commento attraverso le colonne di TMW. “Se Acerbi non fosse stato convinto di tornare in Nazionale avrebbe dovuto dirlo subito. Non è rifiutare giorni dopo la chiamata tra l’altro senza aver neppure l’attenzione e il rispetto di chiamare direttamente Spalletti. A rigor di regolamento il giocatore potrebbe essere squalificato. Ma la Federazione ha deciso di lasciar perdere. Dal mio punto di vista basta e avanza la squalifica morale che chi ama il calcio italiano deve cucire addosso al signor Acerbi.”
“Aggiungo, tanto per essere chiari, che se il tecnico di Certaldo avesse avuto tutti i suoi titolari a disposizione Acerbi non sarebbe stato convocato.” – spiega Calamai – “Anche se sulla carta ha tutti i requisiti tecnici e fisici per duellare al meglio contro lo spauracchio Haaland. Il problema è un altro. Spalletti ha avvertito Acerbi che stava pensando di portarlo in Norvegia e lo ha inserito giorni fa nella lista dei convocati.”



