Archiviato il pareggio di Parma, per l’Inter sono arrivate buone notizie da Bologna in ottica scudetto: ma è già tempo di Champions League
Può un (mezzo) passo falso essere allo stesso tempo un passo in avanti? Sì, in particolar modo nei tempi convulsi di questo calendario spezzatino. Così l’Inter, nonostante l’evitabilissimo stop di Parma, ringrazia quel Bologna che ieri sera ha impattato al Dall’Ara contro un Napoli apparso in apnea per tutta la seconda frazione.
Tutto come prima in Serie A: Simone Inzaghi mantiene tre lunghezze di vantaggio su Antonio Conte. Vantaggio minimo, ma, particolare non da poco a fine stagione, con un partita in più alle spalle. Da qui a maggio ogni punto peserà come un macigno: conterà anche il fattore psicologico, in particolar modo per chi è costretto a rincorrere, attaccare l’orecchio alla radiolina e sperare in un capitombolo di chi sta davanti.
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A proposito del potenziale della materia grigia. Com’è giusto che sia Bayern Monaco-Inter non può essere una partita come le altre. Non solo perché è un quarto di Champions League. Una vittoria esterna in casa di una grande d’Europa sarebbe anche lo step che ancora manca a Lautaro Martinez e sodali. Al di là delle assenze, i bavaresi rimangono nel gotha continentale, al pari di Real Madrid, Barcellona o delle ricche inglesi.
Con una buona dose di realismo anche un pareggio – per poi giocarsi la qualificazione a San Siro – sarebbe da considerare oro colato. Ma una vittoria all’Allianz Arena darebbe a tutto l’ambiente una consapevolezza totalmente diversa. Energia puramente mentale, benzina per le gambe da utilizzare poi anche nella corsa ad ostacoli verso lo scudetto. Per una squadra che si è ritrovata in testa nel suo mese peggiore (febbraio) e che ha trasformato un mezzo passo falso in un passo in avanti, fare questo “passo da gigante” potrebbe aprire nuovi orizzonti ancor tutti da esplorare.