Reginaldo avrebbe potuto vestire la maglia dell’Inter di José Mourinho: nella sua lunga carriera anche la famosa storia d’amore con Elisabetta Canalis
Reginaldo gioca ancora. A 41 anni il brasiliano, con un passato importante in Serie A con le maglie di Parma, Siena, Treviso, Fiorentina, è ripartito dalla Prima Categoria, dal Catona, in Calabria, dopo aver vissuto la stagione precedente in Serie D con la maglia del Real Casalnuovo.
In carriera, però, è stato anche molto molto vicino all’Inter. Era il 2009 e Reginaldo stava giocando un’ottima stagione al Siena che, quell’anno, affrontò i nerazzurri poco dopo Natale. Fu Maicon, come rivelato alla Gazzetta dello Sport, a dirgli del desiderio di José Mourinho di averlo a Milano:
Per poco non giocavo anche io nell’Inter. Mi voleva Mourinho, nell’anno del Triplete. Giocavo nel Siena e prima di Natale feci una gran partita a San Siro. Maicon venne da me e mi disse: “Mourinho è interessato a te e ti seguirà nei prossimi tre mesi”.
Inter, Reginaldo: che storia con Elisabetta Canalis!
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Reginaldo, però, non è conosciuto solo per il suo apporto in campo. Famosa la sua storia con Elisabetta Canalis, conosciuta nel 2008 grazie al tramite di Bernardo Corradi, suo compagno al Parma.
FU una storia lunga, di un anno mezzo, una storia che ancora adesso si ricorda, con Reginaldo che ha voluto ripercorrerla nell’intervista alla Gazzetta dello Sport, negando che abbia influito sulla sua carriera:
La Canalis? Non la sento dal 2008-09, quando ci siamo lasciati. È stato un grande amore, passionale. È stata lei a conquistare me… Prima ha cercato per quattro mesi di avere il mio numero tramite amici e poi al compleanno di Corradi, mio compagno nel Parma, si è fatta avanti. Siamo stati insieme quasi un anno e mezzo: dieci mesi di nascosto, incontrandoci in gran segreto a casa mia a Parma, e per altri sette al centro del gossip. Elisabetta era determinata: otteneva quello che voleva. È stato uno tsunami, un po’ come un gol in rovesciata: la ragazza più bella e famosa con la quale sono stato. Ma è il passato. E non è vero che ho detto che mi ha rovinato la carriera, anzi: quella storia mi ha fatto pubblicità nel calcio e con le donne, dove a dir la verità mi sono sempre difeso bene



