L’Inter ha chiuso il bilancio al 30 giugno e non sono state necessarie plusvalenze: Oaktree ha scelto di preservare la forza della rosa
L’Inter ha ufficialmente chiuso il suo bilancio al 30 giugno e lo ha fatto senza realizzare plusvalenze per aiutare a ripianare il rosso he si prospetta tra i 40 e i 50 milioni di euro, in miglioramento rispetto al -85 di un anno fa. E questa mancanza di plusvalenze obbligatorie è un forte segnale da parte della nuova proprietà di Oaktree.
Il fondo americano, come riporta La Gazzetta dello Sport, avrebbe potuto chiedere uno sforzo al management per evitare di ripianare il deficit di tasca propria e, invece, non l’ha fatto. Si è scelto di preservare la competitività, con un apporto di capitale che dovrà essere fatto in aututto, mentre 22 milioni sono stati coperti dalla conversione di un vecchio credito di Steven Zhang.
Calciomercato Inter, niente cessioni eccellenti per Oaktree
Inter, niente plusvalenze obbligatorie: ora ci pensa Oaktree
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Con Oaktree l’Inter ha più respiro. Il fondo sa bene che l’impoverimento della rosa è un forte rischio e che, invece, il mantenimento degli asset può comportare un aumento di ricavi tramite i risultati sportivi. Ed è così, anche a fronte di qualche sforzo inizialre, che il fondo vuole procedere, dimostrando grande fiducia in Beppe Marotta.
Ci sarà, anche in questo mercato, una diminuzione del costo totale della rosa, ma un aumento della competitività. Perché ci sono i rinnovi con aumenti, ma la diminuzione degli ammortamenti che porterà a una diminuzione del costo totale di qualche milione.