Inter, in un’intervista concessa a La Stampa, Abel Balbo rivela il motivo per cui fu scartato dai nerazzurri.
L’ex giocatore di Udinese e Roma su tutte, Abel Balbo, ripercorre le tappe della sua carriera a La Stampa.
Balbo rivela che fu scartato dall’Inter per la sua scrittura. La cena a casa dell’allora presidente Ernesto Pellegrini, con la firma usata poi per l’esame grafologico. Esame non superato, con i nerazzurri che – poi – andarono su Darko Pancev. Con il senno di poi, non una grande decisione:
Cenai a casa Pellegrini con Mariottini, diventato intanto dirigente nerazzurro, e trovammo accordo su tutto. Alla fine mi chiesero di firmare un foglio e seppi dopo che serviva per l’esame grafologico. Non lo superai, scelsero Pancev e io divenni il primo acquisto della Roma di Sensi. Da quel giorno ho cambiato firma’.
Balbo: non conoscevo Udine, la guardai sul mappamondo!
Inter, Abel Balbo: scartato per la scrittura. Pellegrini prese Pancev
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Abel Balbo racconta anche la sua prima esperienza in Italia. Arrivò ad Udine dal River Plate.
Alla domanda: ”Conoscevi Udine?”, Balbo, risponde in modo divertente. Aveva 23 anni e, dall’Argentina, non aveva idea di dove fosse la città friulana. La cercò sul mappamondo, poi, una volta arrivato, si integrò benissimo nella realtà della città. Che lo adottò:
La cercai sul mappamondo, avevo 23 anni e mia moglie Lucila Ines 18. La città ci adottò, la signora delle pulizie è stata una mamma, ancora oggi siamo legatissimi’.
L’ex attaccante spiega anche che la serie A al tempo era al top. Arrivò a undici goal il primo anno che, però, non bastarono a far salvare l’Udinese, che quell’anno retrocesse in Serie B:
Mi dissero che se avessi fatto 10 gol sarebbe stato un miracolo! Arrivai a 11, ma l’Udinese retrocesse.