Pagelle Salisburgo-Inter: un rigore di Lautaro Martinez regala gli ottavi di Champions ad Inzaghi con 2 turni di anticipo.
SOMMER 6
Subito un’uscita a valanga su Simic a chiudere lo specchio. Poi una punizione di Gloukh e un destro di Konaté, sventati di pugno.
BISSECK 6,5
Al debutto dal 1° minuto. Energico in marcatura, pronto all’anticipo e a ribaltare il fronte, propositivo in avanti e al tiro (sua la 1^ conclusione). Rimedia un giallo e la solita sostituzione di Inzaghi. Ma buona la prima.
(1’ st De Vrij 6: bada al sodo)
ACERBI 6,5
Mette la museruola al figlio d’arte Roko Simic, innescato da un rimpallo in avvio e poi chiuso sistematicamente.
BASTONI 6,5
Capitano per una notte e più autorevole con fascia al braccio. Duella spesso con Konaté, senza rischiare. Vicino al gol di testa.
DARMIAN 6
Un’interpretazione troppo guardinga del ruolo. La fase di spinta è contenuta e spesso lasciata a Bisseck, in difesa ermetico come al solito.
FRATTESI 5,5
Inserimenti col contagocce, giro-palla timido, impacciato e quasi sempre all’indietro. Ha un tiro libero dal dischetto del rigore, spara in curva. Così così.
Pagelle Salisburgo-Inter: Thuram incontenibile, Lautaro traversa e rigore-qualificazione.

Pagelle Salisburgo-Inter: Lautaro manda Inzaghi agli ottavi.
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CALHANOGLU 5,5
Meno illuminante del solito in cabina di regia. Da fermo è sempre un bel vedere e preciso quasi al millimetro, in impostazione e in interdizione (anche un giallo a referto) molto meno. Luci ed ombre.
(15’ st Asllani 6,5: sfiora il gol-qualificazione da fuori)
MKHITARYAN 6,5
Spesso regista aggiunto per le difficoltà di Calha. Imposta e distrugge, corre e scatena le ripartenze. Tuttofare.
(23’ st Barella 6: si guadagna il rigore-vittoria)
CARLOS AUGUSTO 5,5
Dietro non rischia, davanti non riesce quasi mai a sfondare e il bilancio è in rosso.
(41’ st Dimarco sv)
SANCHEZ 6
Secondo gettone da titolare in Champions. Non sfigura e confeziona un assist d’oro per Frattesi.
(23’ st Lautaro 7: una traversa di testa che grida ancora vendetta, poi il rigore-qualificazione, MVP)
THURAM 7
Quando allunga palla al piede è incontenibile e fonte di pericoli (l’occasionissima fallita da Frattesi) per il Salisburgo. Bene anche nello stretto e al dribbling. Forza della natura.
Come Roberto Mancini, anno domini 2004/05: agli ottavi di finale di Champions League con 2 turni d’anticipo. Per confezionare l’impresa dopo quasi vent’anni, ne cambia 6 su 11 rispetto a sabato. Ma il risultato é lo stesso. In controllo totale.



