Diventa ufficiale la separazione tra Samir Handanovic e l’Inter, grazie ad un post di saluto ai tifosi nerazzurri scritto e pubblicato dal portiere sloveno sui social.
Con un post pubblicato sui propri canali social, Samir Handanovic ha definitivamente dato l’addio all’Inter dopo 11 stagioni. Al portiere sloveno non è stato infatti rinnovato il contratto in scadenza lo scorso 30 giugno, dando così il via ad una rivoluzione nel reparto degli estremi difensori, visto anche l’imminente addio di Onana.
Handanovic è stato un simbolo dei tifosi nerazzurri, anche perchè ha indossato la fascia di capitano per molte stagioni. Nel corso del suo post di saluto, ha voluto sottolineare come dentro di lui ci siano dei sentimenti contrastanti, in quanto sperava che la sua avventura all’Inter potesse terminare in maniera differente.
Handanovic saluta i tifosi dell’Inter: dopo 11 anni è difficile descrivere tutto
Handanovic saluta i tifosi dell’Inter: onorato di aver indossato questa maglia e la fascia di capitano
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Il portiere sloveno ha poi proseguito ringraziando tutti i compagni, allenatori e staff che hanno lavorato con lui in queste undici stagioni. Ha ringraziato la dirigenza e i presidenti, e ha anche voluto ringraziare la Curva Nord, con i quali ha condiviso l’amore per questi colori, oltre che il modo diretto, pratico, onesto e coerente di vedere il calcio che non è quello di parole e chiacchiere.
Samir Handanovic ha poi concluso affermando che questo non è il suo definitivo addio al calcio, e che proverà ad essere protagonista ancora qualche anno. Ecco le parole complete dell’ex portiere e capitano dell’Inter, Samir Handanovic.
Dopo 11 anni non so se riesco a descrivere tutto… ci provo, perché sono amareggiato e triste ma nello stesso tempo felice di avere reso un sogno realtà per tanto tempo.
L’Inter, lo stadio di San Siro, i tifosi e quel brivido quando lo stadio spinge mi mancheranno.
Ti insegnano e lasciano il segno, ti spiegano cosa sono passione e coraggio e perché ogni giorno bisogna sacrificarsi per provare certe emozioni.
Tante battaglie, sfide vinte e sfide perse, delusioni e gioia. Essere se stessi per me conta piu di tutto nel nostro mondo (calcistico intendo) degli ipocriti, ho cercato di essere uomo prima di calciatore.
Ringrazio tutti. I compagni di tanti anni in nerazzurro, allenatori, staff, medici, fisioterapisti, magazzinieri tutti i collaboratori, i presidenti e i dirigenti di questi anni che sono stati così diversi, che ho vissuto in maniera così profonda e con un senso di appartenenza così forte da non poterlo immaginare prima.
Ringrazio il nostro angolo di magazzino dove si vincevano partite perse e festeggiavano quelle vinte, anche se tanti non capiranno mai…
Un ringraziamento speciale lo voglio dedicare alla Curva Nord. Oltre all’amore per questi colori ci ha accomunati il modo diretto, pratico, onesto e coerente di vedere il calcio che non è quello di parole e chiacchiere. L’attitudine. Perché ho sempre avuta chiara in me la consapevolezza della differenza e del differente rispetto che merita chi paga per giudicare e commentare, anche sbagliando, e chi per farlo, nei diversi modi possibili, viene pagato.Quanto orgoglio avere indossato questa maglia e questa fascia. Ho vissuto questo privilegio dando sempre il massimo.
Cercherò di giocare ancora qualche anno, questo è un arrivederci ma resterò sempre uno di NOI.
Grazie 🖤💙



