L’attacco dell’Inter ha in Joaquin Correa quello che ha deluso di più. Ecco i numeri di un acquisto che si è rivelato un flop
L’Inter ha iniziato il suo 2023 in chiaroscuro. La vittoria contro il Napoli ha visto successivamente un pareggio dal sapore di sconfitta contro il Monza e una vittoria (assai sofferta) in Coppa Italia contro i cadetti del Parma. In queste tre partite, il reparto d’attacco di fatto ha visto Lautaro Martinez e Edin Dzeko fare “gli straordinari” anche per gli altri due colleghi in continuo fermo: Romelu Lukaku e Joaquin Correa.
Se da una parte c’è sempre fiducia nel fatto che Big Rom torni in forma, dall’altra sta progressivamente sparendo anche quella per l’attaccante argentino. Il Tucu, infatti, continua ad essere il “brutto anatroccolo” dell’avanguardia interista. Nonostante sia uno dei beniamini di Simone Inzaghi, lo scarso rendimento sta spingendo la società a porsi serie riflessioni sul futuro.
Correa, l’impietoso confronto tra Lazio e Inter
L’attacco nerazzurro ha in Joaquin Correa il suo “brutto anatroccolo”: tutti i numeri di un fallimento
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A guardare le statistiche, c’è da restare allibiti tra i risultati personali di Correa ai tempi della Lazio e quelli di ora all’Inter. Nel corso delle tre stagioni in biancoceleste, infatti, il Tucu ha totalizzato in 117 presenze ben 30 reti e 18 assist. In particolare, l’attaccante classe 1994 risultava più di una volta l’arma segreta di Inzaghi nei minuti finali delle partite. E tutto questo, nonostante spesso riportasse infortuni come dolori al polpaccio. Il passaggio all’Inter del “suo” allenatore Simone Inzaghi poteva segnare un punto di svolta, ma le attese si sono presto smorzate in delusioni.
Nella passata stagione, infatti, Correa in circa 36 presenze totali ha totalizzato solo 6 reti e 2 assist. Pesa, infatti, il lungo periodo di assenza tra gennaio e febbraio in cui ha riscontrato un infortunio. Nell’annata corrente le cose non stanno andando meglio: dallo scarso utilizzo in campo da parte di Inzaghi s’evince il fatto che il Tucu ora rischia di avere meno anche la fiducia del proprio allenatore.
